Ci sarebbe al vaglio degli inquirenti, uno scambio di mail contenenti suggerimenti e modifiche al testo originale del bando
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Sarebbe da ricercare non nelle procedure di espletamento, ma in quelle di stesura del bando, il reato di turbata libertà degli incanti continuata e in concorso ipotizzato dalla Procura di Catanzaro nell’ambito dell’erogazione dei fondi stanziati nel 2016 per il Circuito Teatrale Regionale. L’avviso pubblico, secondo i magistrati, sarebbe stato redatto per garantire, attraverso la richiesta di alcuni particolari requisiti e l’omissione di altri, un punteggio più alto a quelle compagnie più vicine all’entourage del presidente della Regione Mario Oliverio, risultate poi in effetti aggiudicatarie del finanziamento. A suffragare questa ipotesi, riferiscono fonti accreditate, vi sarebbe lo scambio di alcune mail intercettate dagli inquirenti, contenenti la bozza del testo dell’avviso pubblico ed alcune indicazioni e correzioni trasmesse agli uffici direttamente da persone esterne all’amministrazione regionale ma interessate all’esito della procedura concorsuale.