Vanno avanti a ritmo serrato le indagini della Guardia di Finanza, coordinate dalla Procura di Vibo Valentia, sul caso del cimitero degli orrori di Tropea dove da molto tempo avvenivano estumulazione e tumulazioni totalmente illecite, con un’attività criminale che andava avanti almeno dal luglio del 2019.

Tombe svuotate e cadaveri distrutti

Tombe violate, cadaveri distrutti e vilipesi ma soprattutto, secondo la denuncia agli inquirenti dell’avvocato Giuseppe Bordino – che non ha trovato più i resti del nonno –, il sindaco Giovanni Macrì sarebbe stato informato per ben due volte dallo stesso legale di quanto accadeva al cimitero. Così come il testimone di giustizia, Pietro Di Costa, ha denunciato di aver avvertito per tempo il sindaco, con tanto di messaggi audio sul telefonino, in ordine allo scempio che si stava consumando al cimitero, con relative richieste di “mazzette” da parte del custode e dipendente comunale Francesco Trecate (ora arrestato ed a settembre premiato dal sindaco per “abnegazione al lavoro” nonostante una richiesta di rinvio a giudizio per assenteismo e truffa ai danni del Comune mossa dalla Procura di Vibo nei confronti dello stesso Trecate).

I paradossi

Avevamo già sottolineato il paradosso di una vicenda che vede l’arrestato Roberto Contartese difeso dall’avvocato Francesco Muscia che è anche il figlio dell’assessore ai Servizi cimiteriali di Tropea, Erminia Graziano. Avevamo altresì evidenziato che l’assessore agli Affari generali del Comune di Tropea, Greta Trecate, è la nipote dell’arrestato Francesco Trecate e quindi anche la cugina dell’altro arrestato Salvatore Trecate (figlio di Francesco).

Comune parte civile

Ebbene, dalla consultazione dell’Albo pretorio on-line del Comune di Tropea scopriamo che giovedì 11 febbraio la giunta di Tropea si è riunita in municipio alle ore 13,50 per deliberare la “nomina di un legale a tutela dell’interesse dell’ente” e costituirsi quindi parte civile nel procedimento penale della Procura di Vibo n.156/2021 ovvero il procedimento sul cimitero degli orrori che ha registrato in data 8 febbraio 2021 la notifica al Comune del decreto di sequestro di parte del cimitero. La delibera è stata però votata solo dal sindaco Giovanni Macrì, dal vicesindaco Roberto Scalfari e dall’assessore Caterina Marzolo. Assenti l’assessore ai Servizi cimiteriali Erminia Graziano e l’assessore agli Affari generali Greta Trecate.
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