Il circolo Vincenzo Gangale di Fratelli d’Italia critico sulle prima azioni a sostegno della infrastruttura verde che attraversa la regione dal Pollino all’Aspromonte
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«Si parte da una buona idea ma poi manca la giusta implementazione per farla rendere iniziativa valida alla cresciuta economico-turistica». Lo afferma il circolo “Vincenzo Gangale” di Fratelli d’Italia che attraverso i suoi responsabili di sport e turismo, Gianfranco Milanese e Francesco Mainieri, commenta in maniera critica le prima installazioni della segnaletica nel territorio del Pollino. Sono evidenti le «contraddizioni tra programmazione ed implementazione di progetti di interesse sportivo turistico nella nostra regione».
L’infrastruttura verde per la quale sono stati stanziati 3 milioni per unire in un’unica ciclovia i tre parchi nazionali regionale Pollino, Sila e Apromonte, passando per quello regionale delle Serre, non ha trovato – per ora – il favore del circolo di Fratelli d’Italia. In Provincia di Cosenza il milione di euro previsto per gli interventi ha registrato come «unica attività» il «posizionamento della segnaletica» e neanche con tanto criterio.
Nello specifico per la zona del Pollino, non sono passati inosservati i cartelli «mal posizionati (es da Morano fino alla galleria Campotenese) 10 cartelli a salire e 10 a scendere che sono stati posti dove la strada non ha incroci, mentre, dove sarebbero stati utili non ci sono». Inoltre, segnalano Milanese e Mainieri, arrivando a «manca il cartello per prendere la pedociclabile ed arrivati nei pressi di Saracena c’è il deserto assoluto».
Ma quel che si nota di più è la mancanza di «tutto ciò che serve per avviare un vero sviluppo turistico: sul web c’è pochissimo o niente, nessuna indicazione utile e soprattutto mancano informazioni su come gestire tutto il percorso comprese strutture ricettive tra B&B e ristoranti convenzionati». I meloniani castrovillaresi suggeriscono magari la nascita di una App dedicata per dare «il giusto peso a questa importante iniziativa coinvolgendo tutte le associazioni del territorio» e per «gratificare lo sviluppo turistico» dei borghi del Pollino.