VIDEO | Se la Locride tira un sospiro di sollievo per i lavori rimandati a dopo la stagione estiva, nella Piana reggina l'ansia è dovuta alla poca trasparenza sul tracciato alternativo
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Nella Piana reggina per ora genera ansia, più che nella Locride, la prevista chiusura della galleria lungo la trasversale che taglia la provincia. Basta andare a Cittanova, il primo paese che verrebbe attraversato dai mezzi se si scegliesse la SS 111 come percorso alternativo; oppure basta parlare con il sindaco di Cinquefrondi, Michele Conia. «Né io e ne altri sindaci di questo territorio siamo stati invitati alla riunione in Prefettura», risponde lapidario il primo cittadino del comune che con Mammola condivide il traforo che verrà chiuso per 72 giorni a causa dei lavori straordinari annunciati da Anas.
Interventi che in primo momento dovevano essere fatti prima dell’estate, slittati a settembre viste le proteste dei sindaci della Locride contro l’isolamento a cui la chiusura condannerà un territorio che ha una certa vocazione turistica.
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«Le uniche notizie che ho le ho apprese dai giornali e dai social», aggiunge Conia lasciando intendere che il piano del traffico a cui si starebbe lavorando – utilizzando la sola provinciale che passa da Mammola, distante 15 km dal primo svincolo utile sul versante tirrenico della trasversale – non coinvolgerebbe comuni che come Cinquefrondi e Cittanova sono da questo lato. I due sindaci non sono stati coinvolti per via di una gaffe istituzionale oppure perché Anas pensa di incanalare il traffico solo a Mammola? Il rebus rimane insoluto per ora, mentre una delle ipotesi possibili potrebbe essere quella che prevede un doppio by pass montano della galleria chiusa, uno appunto tramite Mammola e l’altro servendosi del piano dello Zomaro, ma senza passare per Cittanova, bensì usando i 30 km di una strada di montagna – oggi dissestata – che collega lo svincolo della Limina alla zona di Canolo che sovrasta tanto l’abitato di Gerace nella Locride, quanto la Piana reggina.