VIDEO | Al vaglio di Regione e Anas durata e inizio dei lavori. Sindaci e partiti: «Trovare adeguate soluzioni»
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La durata e l'inizio dei lavori all'interno della galleria Limina sulla Jonio-Tirreno, la cui chiusura è stata annunciata nelle scorse settimane dal governatore Roberto Occhiuto, sono ancora al vaglio di Regione e Anas. È questa la novità emersa nelle ultime ore resa nota dall’assessore regionale e già sindaco di Locri Giovanni Calabrese, che si mostra fiducioso. «Stiamo lavorando con grande impegno e senza sosta per trovare adeguate soluzioni finalizzate a realizzare i lavori di riqualificazione – ha espresso Calabrese – cercando di ridurre il disagio ai territori della Locride e della Piana. Presto interessanti e positive novità. Oggi la galleria non presenta criticità ma potrebbe averne in futuro per come emerso dallo studio tecnico effettuato da Anas e da successiva progettazione. Dopo un mese di verifiche, sopralluoghi e confronti, possiamo tranquillamente dire che la chiusura eventuale della galleria della SGC Ionio Tirreno non ha ancora una data e tempi certi. Regione ed Anas, con un’interlocuzione che non ha avuto pausa neanche nel mese di agosto, stanno valutando diverse soluzioni al fine di ridurre al minimo situazioni di disagio».
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Intanto la preoccupazione dei sindaci del territorio aumenta, e tra quelli contrari alla chiusura del traforo c’è il sindaco di Marina di Gioiosa Jonica Geppo Femia, che prova a dare una strigliata ai suoi colleghi. «È necessario un nostro deciso, alternativo e propositivo disegno, che non sia quello di consegnare le fasce tricolori – ha tuonato – ma che sia quello di agire concretamente, al fine di indurre le autorità preposte a impedire la chiusura della galleria di valico della Limina senza prima aver elaborato, insieme a noi, ipotesi progettuali alternative di attraversamento della galleria che consentano il collegamento celere tra Ionio e Tirreno».
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Sul tema è intervenuto anche il senatore di Azione originario di Martone Marco Lombardo, il quale ha presentato un’interrogazione al ministro Salvini. A chiedere un intervento del Governo anche il segretario del Partito Democratico di Locri Emanuele Marando. «L’impatto economico e sociale, se questo si dovesse verificare, sarebbe disastroso perché si inserisce in un quadro complessivo, già estremamente fragile, di tutta la nostra viabilità – ha espresso il segretario locrese dei dem – Le strade provinciali alternative sono da anni in uno stato completo di abbandono. La linea ferroviaria jonica è rimasta quella del secolo scorso, a binario unico, non elettrificata e non interessata da lavori di adeguamento e di velocizzazione. E’ fondamentale che venga trovata prima una valida soluzione che ne impedisca la chiusura. E’ evidente che debba essere il Governatore Occhiuto a farsi sentire e a farsi carico del problema, chiedendo l’intervento del Governo Meloni e del Ministro alle infrastrutture Salvini. Il Ponte sullo stretto non è una priorità della Calabria – ha concluso Marando – i bisogni della viabilità nella nostra regione e, nei nostri territori in particolare, sono ben altri».