VIDEO | Dopo l'annuncio del governatore Occhiuto, silenzio da parte della società che gestisce la strada. Il consigliere regionale Crinò: «Un danno ci sarà, ma lavori necessari»
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In questa torrida estate in spiaggia e nelle piazze il futuro della Jonio-Tirreno è diventato il tema principale di discussione. A 15 giorni dall’annuncio del governatore Roberto Occhiuto sulla chiusura della galleria Limina da gennaio 2024 per la durata di 20 mesi, l’Anas è ancora trincerata dietro al silenzio. Dalla società italiana che si occupa di infrastrutture stradali nessuna comunicazione ufficiale circa quanto annunciato dal presidente della giunta regionale che ha gettato nel panico cittadini e istituzioni della Locride, preoccupati dal rischio di un lungo isolamento.
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E se il Pd chiede con forza chiarezza all’Anas accusandola di «mutismo sulle criticità riscontrate nella galleria di valico, sulla tipologia di intervento da realizzare, sui tempi da rispettare e sull’organizzazione dei lavori da effettuare», anche i consiglieri regionali di maggioranza dell’area della Locride appaiono delusi dalle modalità di comunicazione.
«I lavori all’interno della Limina sono necessari – ha espresso Giacomo Crinò a margine di un incontro pubblico a Stilo – da questo punto di vista dovremmo essere tutti contenti che un’arteria fondamentale possa trovare dei lavori che consentano un transito in piena sicurezza. Chiaramente i tempi con cui Anas ci ha avvisato di questa scelta sono stati troppo ristretti e un problema di programmazione c’è stato. Dobbiamo sorvegliare che il cronoprogramma annunciato venga rispettato, tutelando i mezzi di soccorso e i lavoratori pendolari. Un danno ci sarà, ma sono convinto che potremo gestire questa fase di emergenza mitigando i disagi».