Sulle chat e sui social circola in queste ore un messaggio falso su presunti provvedimenti già assunti dal Governo. Ma la riunione a Roma con il premier Conte e i presidenti di Regione è ancora in corso
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«Si susseguono le notizie sulla chiusura di scuole e università ma il Miur, in merito alla circolazione di informazioni non verificate, invita caldamente a non prendere in considerazione alcuna notizia riguardante le scuole che non provenga o sia confermata da fonti ufficiali».
Il ministero mette in guardia dalle fake news che stanno circolando in queste ore sulla chiusura delle scuole. In particolare, questa mattina ha cominciato a diffondersi in maniera virale un messaggio che è rimbalzato su migliaia di telefonini di ragazzi e genitori.
«Il presidente del consiglio Conte Giuseppe - si legge nel messaggio - dispone la chiusura di tutte le scuole d’Italia di ogni grado e ordine per la grave e allarmante situazione che incombe sulla nostra nazione. Al fine di tutelare la salute nazionale e degli studenti fino al 5 marzo 2020 le scuole di ogni grado e ordine saranno chiuse. A breve uscirà la disposizione ufficiale sul sito del ministero. www.interno.gov.it». Si tratta chiaramente di una notizia falsa.
«Ogni indicazione relativa al settore scuola – precisa il Miur - verrà resa pubblica dal Ministero dell’Istruzione, tramite i propri canali istituzionali e i canali social. È importante che ognuno faccia la propria parte per evitare la circolazione di notizie e voci infondate o non verificate».
Al momento, le uniche regioni dove è scattato il blocco delle lezioni nelle scuole di ogni ordine e grado sono Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Liguria. Il Governo è orientato ad adottare un provvedimento complessivo per le regioni che non sono nell’area del contagio e di questo si sta discutendo a Roma nella sede della Protezione civile dove è in corso una riunione con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte (anche lui ha smentito il messaggio falso che circola), i presidenti di regione e lo staff tecnico del Ministero della salute, a fine di coordinare le azioni per fronteggiare al meglio l’emergenza Coronavirus. Ieri il Governo aveva stoppato le iniziative autonome di Marche e Calabria, orientate a chiudere le scuole.
La Calabria, in particolare, aveva approntato un’ordinanza restrittiva (ma in attesa del via libera di Palazzo Chigi che poi non è arrivato), in considerazione del fatto che nella nostra regione negli ultimi giorni si sono registrati moltissimi rientri di cittadini che vivono, lavorano e studiano nelle regioni dove al momento sono presenti i maggiori focolai di infezione. Circostanza, questa, che sarà rimarcata nella riunione in corso nella Capitale.
Per decisioni ufficiali, dunque, non resta che attendere gli esiti dell’incontro.