Sta generando una vera e propria bomba sociale il provvedimento che ha equiparato i tamponi antigenici ai molecolari ai fini della certificazione della conclusione della quarantena o del periodo di autoisolamento. La norma nazionale, recepita di recente anche dalla Regione Calabria, in linea teorica avrebbe dovuto semplificare le procedure ma l'effetto, a valle, è stato di segno totalmente opposto.

Assenza ingiustificata 

Almeno nella provincia di Catanzaro le operazioni di tracciamento sono definitivamente saltate e con queste anche la possibilità per i soggetti che hanno contratto il virus di ottenere un certificato di malattia o di guarigione da poter esibire per giustificare l'assenza dal lavoro. In precedenza, a seguito della presa in carico del caso da parte del dipartimento Prevenzione dell'Asp di competenza, quest'ultima emenava un provvedimento di quarantena o isolamento e successivamente anche un certificato di malattia o guarigione.

Guarigione fai da te

Di recente, invece con la possibilità aperta di concludere il periodo di quarantena sottoponendosi ad un semplice test antigenico in farmacia o in un laboratorio privato, tutta la procedura è saltata e anche il dipartimento Prevenzione dell'Asp di Catanzaro sembra aver rinunciato a svolgere il tracciamento dei positivi. Chi, ad esempio, riscontra di esser positivo e si pone in autoisolamento, attende il tempo necessario per sottoporsi ad un nuovo test che ne accerti la negatività. Poichè però la procedura è stata sganciata dalla necessità di verifica con tampone molecolare, l'Asp non emana più i provvedimenti utili per poter giustificare l'assenza dal lavoro o per ottenere il ripristino del green pass, sempre che nel frattempo sia stato invalidato (molti positivi, infatti, si ritrovano in tasca un certificato verde che non ha mai perso efficacia)

Medici di base assediati

Una bomba sociale che sta impattando sui medici di medicina generale, i quali in queste settimane si trovano costretti, per via dell'assenza di risposte da parte dell'Asp, a redigere di propria mano certificati di malattia sotto la crescente pressione dei propri assistiti ormai esasperati ma senza alcuna legittimità normativa. È tutt'altro che difficile in questi giorni veder circolare certificazioni di malattie rilasciate dal proprio medico di base che riportano una curiosa formula: «Certificazione rilasciata in mancanza di provvedimento da parte dell'autorità sanitaria competente».

Il silenzio dell'Asp

Una procedura che a ben vedere ha però ottenuto l'avallo dell'Asp di Catanzaro, ormai al collasso e incapace di gestire l'enorme mole di dati riguardanti i soggetti contagiati, che ha così ben pensato di scaricare l'incombenza sui medici di medicina generale. Questa condizione è talmente generalizzata da coinvolgere almeno il 90% dei positivi accertati in provincia di Catanzaro, i quali nella difficoltà di riottenere il green pass al termine del periodo di quarantena dovranno rivolgersi nuovamente al proprio medico di base chiamato ad inserire i dati sul sistema, ma solo quelli relativi a tamponi registrati.