È accusato di aver ottenuto sostegno elettorale nel 2018 da persone ritenute vicine ad ambienti mafiosi. Chiesta la conferma della condanna di primo grado per gran parte degli imputati - I NOMI
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6 anni e 8 mesi di reclusione. È questa la pena invocata dal procuratore generale nei confronti dell’ex assessore regionale al Bilancio ed ex coordinatore dell’Udc, Franco Talarico, rimasto coinvolto nell’inchiesta istruita dalla Dda di Catanzaro denominata Basso Profilo con l’accusa di voto di scambio politico mafioso. Il reato di associazione a delinquere aggravata dalle modalità mafiose inizialmente contestato era poi caduto in primo grado.
In particolare, il politico lametino – finito anche agli arresti domiciliari – è accusato di aver ottenuto appoggio elettorale da figure ritenute vicine ad ambienti mafiosi nelle elezioni politiche del 2018, quando si candidò nel collegio uninominale di Reggio Calabria. In primo grado e con rito abbreviato, Talarico è stato condannato a 5 anni di carcere ma la Procura nell’impugnare la sentenza del Gup del Tribunale di Catanzaro aveva chiesto un inasprimento della pena.
Chiesto un inasprimento della pena anche nei confronti di Antonino Pirello a 6 anni di carcere, in primo grado era stato condannato a 4 anni di reclusione. Assieme a Natale Errigo e Antonino Gallo, giudicati con rito ordinario, sarebbe stato la figura ponte che avrebbero garantito i voti in cambio di appalti.
Chiesta inoltre la condanna nei confronti del notaio catanzarese, Rocco Guglielmo, che in primo grado era stato assolto dalle accuse di falsità ideologica in atti pubblici e di trasferimento fraudolento di beni in relazione alla sottoscrizione di una serie di atti notarili che, secondo la Procura, avrebbero agevolato le operazioni di riciclaggio e reimpiego di proventi illeciti di società riconducibili all’imprenditore catanzarese Antonio Gallo. Il procuratore generale per lui ha invocato una pena a 4 anni di reclusione.
Chiesta la conferma della condanna di primo grado per gli altri imputati
1. Luigi Alecce a 3 anni e 8 mesi;
2. Annarita Antonelli a 2 anni e 1 mese;
3. Giuseppe Bonofiglio a 5 anni e 10 mesi;
4. Rosario Bonofiglio a 2 anni e 10 mesi;
5. Pier Paolo Caloiro a 3 anni e 2 mesi;
6. Eugenia Curcio, 3 anni e 10 mesi;
7. Concetta Di Noia a 9 anni e 6 mesi;
8. Giulio Docimo a 4 anni e 6 mesi;
9. Carmine Falcone a 14 anni;
10. Matteo Femia a 2 anno e 10 mesi;
11. Antonio Grillone a 3 anno e 6 mesi;
12. Rocco Guglielmo a 4 anni;
13. Domenico Iacquinta a 10 mesi
14. Francesco Luzzi a 3 anni e 6 mesi;
15. Santo Mancuso a 1 anno;
16. Giuseppe Mangone a 2 anni e 6 mesi
17. Antonino Pirello a 6 anni
18. Tommaso Rosa a 11 anni e 5 mesi;
19. Vittorio Rosa a 3 anni e 4 mesi;
20. Francesco Talarico a 6 anni e 8 mesi;
21. Giuseppe Truglia a 6 anni;
22. Pino Volpe a 2 anni
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Francesco Gambardella, Salvatore Staiano, Tiziano Saporito, Antonio Lomonaco, Fabrizio Costarella, Sergio Rotundo, Luigi Falcone, Vincenzo Ioppoli, Pietro Chiodo, Eugenio Felice Perrone, Valerio Murgano, Salvatore Staiano, Corrado Politi e Michele Gagliano, Antonello Talerico.