L'ultima autoambulanza ha tagliato in due il piazzale della Domus Aurea alle 22.30 di stasera. L'ultima delle staffette che per l'intero pomeriggio ha fatto la spola tra Chiaravalle e il policlinico universitario Mater Domini di Catanzaro evacuando la casa di riposo dove il contagio ha dilagato tra ospiti e personale portando alla morte 8 dei 60 anziani qui ricoverati e infettati dal Covid 19. Si chiude, quindi, solo in tarda serata il drammatico capitolo che per un'intera settimana si è arricchito di continui colpi di scena fino alla firma dell'ordinanza che ha disposto il trasferimento di tutti gli anziani della Domus Aurea al policlinico universitario Mater Domini. 

 

La protesta dei sindaci

Questo pomeriggio era previsto il trasferimento degli ultimi venti anziani, ma intorno alle 18 un gruppo di sindaci con in capo quello del Comune di Chiaravalle, Domenico Donato, ha inscenato una manifestazione di protesta dinnanzi alla struttura assistenziale puntando il dito contro la lentezza dei trasporti che avrebbe rischiato di lasciare nella notte gli ospiti privi di un'adeguata assistenza sanitaria. Era stato il titolare della casa di riposo, Domenico De Santis, a lanciare l'allarme: alle 20 nessuno, del personale ancora in servizio, sarebbe stato più all'interno della struttura per accudire gli anziani.

 

L'ultimo carico umano

I trasporti, tuttavia, sono andati avanti regolarmente durante tutto il pomeriggio e fino alle 22.30 di stasera, come documentano le immagini in esclusiva girate dall'operatore di LaC, Franco Gariano. Tre autoambulanze hanno trasferito l'ultimo carico umano a Catanzaro. Diciotto sono approdati al sesto piano del policlinico Mater Domini, dove i vertici aziendali avevano iniziato già da ieri ad allestire un nuovo spazio interamente destinato ai pazienti Covid. In due sono finiti, invece, all'ospedale Pugliese Ciaccio. Con i 19 di ieri collocati al settimo piano e altri 11 collocati al nono così l'intero edificio del policlinico si è trasformato in un'enorme area Covid, fatto salvo il quinto piano che ospita la Cardiochirurgia e i cui percorsi di accesso sono stati blindati per evitare commistioni.