Sono scese questa mattina in piazza le organizzazioni sindacali Cgil e Uil per manifestare contro le politiche del Governo. Presidi sono stati allestiti dinnanzi alle sedi delle prefetture di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria insieme ad uno sciopero di quattro ore nei settori del pubblico impiego, dei trasporti, della sanità, dei servizi e del commercio e della scuola

«Oggi siamo qui per dire basta a queste politiche economiche e sociali che sta attuando il Governo, in Italia c'è bisogno di un cambiamento a partire dalla riforma delle pensioni, della previdenza e per attenuare quello che è un dramma che si consuma ogni giorno sul posto di lavoro», ha dichiarato a Catanzaro il segretario della Cgil area vasta, Enzo Scalese.

«Abbiamo consegnato delle proposte a questo Governo - ha aggiunto il segretario della Cgil - che non sono state tenute in considerazione, anzi si aggrava il contesto socio-economico del Paese, contravvenendo alle promesse fatte in campagna elettorale. Bisogna aumentare i salari, bisogna combattere l'inflazione e tassare laddove esistono gli extra-profitti. Questo Governo ha fatto solo chiacchere, non sta facendo nulla per il Paese, per i lavoratori, le lavoratrici e i cittadini».

«La legge di bilancio non corrisponde a tutte quelle che sono le necessità dei lavoratori e dei cittadini» ha aggiunto Annarita Mancuso, Uilfpl Calabria. «Crediamo che ci sia ancora la possibilità di apportare le giuste modifiche alla legge, non ci sono sufficienti risorse per la sanità pubblica, non ci saranno assunzioni, né stabilizzazioni. Se parliamo del pubblico impiego le risorse non sono sufficienti per il rinnovo dei contratti, il rinnovo deve valere per tutto e non solo per gli statali ma anche per gli enti locali».