Sta facendo discutere la vicenda di una giovanissima liceale esclusa dal viaggio d'istruzione per l'assenza di mezzi idonei al suo trasporto. La replica del preside: «L'inclusione è un valore irrinunciabile, annulliamo l'uscita»
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Salta la gita scolastica perché non può essere garantito il diritto d'inclusione a un'allieva del Liceo Lopiano di Cetraro. Questo è solo l'epilogo di una vicenda sollevata dal quotidiano online "Lo Strillone" che sta facendo molto discutere nelle ultime ore. Da una parte, l'esasperazione di una mamma gravemente malata che chiede normalità per la propria figlia di 15 anni costretta su una sedia a rotelle, dall'altra la posizione del dirigente scolastico che ribadisce la sua condotta integra mirata alla non discriminazione.
La vicenda
L'increscioso caso riguarda una giovanissima liceale disabile che sarebbe stata esclusa da una gita scolastica mentre i compagni sarebbero partiti per Napoli, tra sorrisi e spensieratezza, il prossimo 21 dicembre. Succede a Cetraro, al Liceo Lopiano. Anna (nome di fantasia che useremo per tutelare la sua identità) ha 15 anni anni, frequenta il secondo anno ed è costretta a vivere su una sedia a rotelle perché affetta da spina bifida.
Due mesi fa in classe è stata pianificata una gita d’istruzione alla Città della Scienza, il principale museo scientifico interattivo italiano che si trova, appunto, nel capoluogo campano. Tanto è stato l’entusiasmo di Anna alla notizia di una giornata da trascorrere fuori dalla sua (difficile) routine, che la mamma, nonostante paure e perplessità, ha deciso di firmare l’assunzione di responsabilità e di consegnare la quota partecipativa. Fin qui tutto bene. La gita era fissata, in un primo momento, per oggi 14 dicembre e, stando alla versione della signora, per tale data sarebbe stato garantito un pullman dotato di pedana.
Ma lunedì scorso la donna è stata raggiunta telefonicamente dall'insegnate di sostegno della giovane che ha spento ben presto ogni entusiasmo: «L’autobus disponibile non ha la pedana per disabili - le avrebbe comunicato - ci scusiamo, la gita è stata rimandata al 21 ma Anna non potrà comunque partecipare perché non ci sono mezzi di trasporto idonei».
Da qui lo sgomento della famiglia che dipinge l’accaduto come «un episodio di vera e propria discriminazione». La mamma di Anna sostiene di aver informato l’istituto dell’impossibilità di portare la figlia con un mezzo privato e ci racconta di aver inoltrato formale richiesta per organizzare i trasporti scolastici “speciali” dallo scorso 25 ottobre.
«Mia figlia ha il diritto di vivere la stessa vita dei suoi coetanei. Perché la scuola, in tutto questo tempo, non ha trovato un pulmino attrezzato con la pedana per far salire i disabili? Mi avevano garantito che tutto fosse in regola e che mia figlia sarebbe partita creando attese poi disilluse. Sono anni che va avanti questa storia, nemmeno alle scuole medie a mia figlia è stato permesso un momento di “normalità” sempre per gli stessi intoppi. Fino a qualche tempo fa la accompagnavo ovunque – conclude la donna -, ma da due anni lotto contro un brutto male e non ho più le forze per prenderla in braccio e scortarla nelle sue esperienze di vita. L’istituto che frequenta le garantisce assistenza infermieristica puntuale e costante (Anna ha anche necessità di cateterismo intermittente per lo svuotamento della vescica) ma vorrei ci fosse una maggiore attenzione anche per altri aspetti non meno importanti».
La replica del preside
Il preside dell’istituto, Graziano Di Pasqua, ha tenuto a precisare che la colpa di questo disguido non è imputabile alla scuola: «L’IIS Lopiano ha sempre sostenuto il diritto allo studio e ha sempre garantito che i servizi scolastici fossero usufruiti da tutti gli studenti, nessuno escluso. La scuola esperisce gare pubbliche per i viaggi richiedendo, tra le altre cose, autobus con pedana per disabili. Nel caso specifico, purtroppo, non è stata rinvenuta alcuna ditta fornita di pedana. Noi abbiamo fatto tutto ciò che rientrava nelle nostre competenze. La scuola assicura agli alunni in difficoltà, con i propri bilanci, figure professionali specializzate al fine di garantire una serena integrazione scolastica. Per Anna abbiamo previsto un’infermiera che la segue costantemente e un collaboratore scolastico preposto all'assistenza degli alunni con disabilità, ma non possiamo fare miracoli».
Gita annullata
Intanto, mentre scriviamo, ci viene comunicata la decisione di annullare la gita. «Non vogliamo fare torto a nessuno - sottolinea Di Pasqua alla nostra testata -, per questo motivo abbiamo deciso di sospendere il viaggio d’istruzione. All'inizio del prossimo anno bandiremo nuove gare d'appalto al fine di ampliare il numero di autobus disponibili ma, al momento, se Anna non potrà andare in gita, non partirà nemmeno il resto della classe. È giusto così. Del resto, sulle disabilità - conclude il dirigente -, l’IIS Lopiano può dare lezioni di buone prassi in quanto ha assunto, quale valore irrinunciabile, l’inclusione e l’integrazione tra gli studenti».