All'appello dell'esponente di Libera don Ennio Stamile hanno risposto in molti scendendo in piazza. Presenti anche esponenti del mondo politico. Domani un Consiglio comunale aperto
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Un centinaio di persone questa mattina ha affollato la piazza principale della zona marina di Cetraro, proprio a ridosso della caserma dei carabinieri dove lavora il maresciallo Orlando D'Ambrosio, il giovane maresciallo dell'Arma la cui auto ieri sera è stata attinta da diversi colpi di arma da fuoco. La manifestazione, ordinata e pacifica, è stata organizzata da don Ennio Stamile, referente regionale di Libera, e in molti hanno risposto all'appello, nonostante le restrizioni Covid e il poco preavviso. All'evento hanno partecipato alcune associazioni, tra cui "Il Sipario", e molti esponenti del mondo politico, tra cui il presidente della commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, il senatore di Italia Viva, Ernesto Magorno, i consiglieri regionali Giuseppe Aieta e Graziano Di Natale e numerosi sindaci del territorio.
I cittadini schierati con le forze dell'ordine
I cittadini di Cetraro, a cui fino a pochi anni fa era persino impedito di pronunciare ad alta voce il nome di Franco Muto, locale boss di 'ndrangheta, oggi si sono apertamente schierati dalla parte delle forze dell'ordine, ripudiando la criminalità organizzata e il vile gesto che ha coinvolto il giovane maresciallo. Non è ancora chi e perché abbia sparato i colpi d'arma da fuoco, ma il sospetto è che l'episodio possa essere collegato all'operazione Katarion di quattro giorni fa, che ha messo nuovamente lo sgambetto agli affari del clan e di alcuni suoi fedelissimi. Tra i 44 indagati dell'inchiesta, compare anche Junior Muto, figlio del boss, oggi considerato dagli inquirenti tra gli organizzatori e promotori della nuova consorteria criminale dedita allo spaccio di droga.
Domani un Consiglio comunale aperto
La città di Cetraro stavolta non ha intenzione di girarsi dall'altra parte. Domani alle 17 ci sarà un consiglio comunale aperto per discutere degli sviluppi della vicenda e unire le forze politiche per chiedere l'apertura di una nuova caserma dei carabinieri, più grande di quella attuale, per poterla elevare a Tenenza e ottenere un maggiore numero di uomini sul territorio.
Anche Cambiamo Cetraro spinge per la nuova caserma
Intanto, alla pioggia di solidarietà di queste ore al maresciallo D'ambrosio, si aggiunge la nota del comitato politico "Cambiamo Cetraro". «Un grande attestato di solidarietà va dunque tributato all’Arma dei Carabinieri - si legge nel comunicato -, che, con il suo lavoro sottotraccia tutela l’incolumità di tutti noi: non ci stiamo a vedere la nostra cittadina deturpata ed offesa ancora una volta da atti che potrebbero riportarci, malgrado gli sforzi compiuti finora, agli anni più tristi che la nostra Comunità ha vissuto». Ed ancora: «Le indagini in corso chiariranno se è stato un atto che fa parte di una strategia più complessa ordita dalla 'ndrangheta o se è stato il gesto di quella piccola, ma pericolosissima manovalanza che gestisce il traffico di droga a livello locale in risposta ai recenti arresti compiuti dalle forze dell’ordine: una cosa è certa, la popolazione non vuole vivere oppressa dalla paura e vedere compressa la propria libertà; ha bisogno di segnali forti da parte dello Stato e questo è il momento opportuno per dare un segnale forte». Poi conclude: «Rivolgiamo perciò un accorato invito ai nostri Parlamentari di ogni colore politico ad impegnarsi fino in fondo per la risoluzione di questa annosa vicenda ed a far si che la nuova caserma diventi Tenenza del medio Tirreno cosentino, un presidio visibile di legalità, perché c’è un bisogno forte di segni concreti e forti sul territorio».