VIDEO | All'evento, tra gli altri, ha preso parte anche monsignor Stefano Rega, vescovo della diocesi San Marco Argentano-Scalea. Alla fine, i ragazzi hanno rivolto numerose domande agli ospiti
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Gli alunni del liceo Silvio Lopiano di Cetraro hanno partecipato con attenzione all'evento "La Calabria che accoglie", che si è svolto ieri mattina nell'aula magna dell'istituto. Gli ospiti intervenuti hanno discusso a lungo della tragedia di Cutro e del fenomeno immigratorio in generale, sempre più diffuso a causa delle continue guerre e delle condizioni proibitive che spingono determinate popolazioni a lasciare la propria terra per cercare fortuna altrove.
Durante la manifestazione, coordinata dalla giornalista Marianna De Luca, gli studenti hanno potuto anche ammirare la struggente opera d'arte realizzata in memoria delle vittime del naufragio del 26 febbraio scorso: una croce costruita con i pezzi di legno dell'imbarcazione simbolo della tragedia. Domenico Avolio, presidente dell'associazione promotrice dell'evento, ha detto: «Quello che è successo a Cutro - ha affermato il fondatore di Unikairos - ci ha lasciato attoniti, come tutti. Allora abbiamo deciso di parlarne con le nuove generazioni, con gli studenti, che rappresentano il presente futuro della società, ai quali vorremmo trasferire i valori di accoglienza, condivisione e della convivenza».
Sala gremita e tanti ospiti
Dopo i saluti del dirigente Graziano Di Pasqua, hanno preso la parola gli altri ospiti introdotti dalla giornalista Marianna De Luca, che ha moderato l'evento. Al tavolo dei lavori hanno preso parte anche: monsignor Stefano Rega, vescovo della diocesi San Marco Argentano-Scalea; don Francesco Lauria, parroco della chiesa madre San Benedetto Abate; Barbara Falbo, assessore al Comune di Cetraro; Ignazio Mangione, direttore C.A.R.A. di Crotone; Lavinia Tuccimei, psicologa C.A.R.A di Crotone; Pino Fabiano, direttore Migrantes Calabria; Enzo Siviero, rettore dell'università eCampus. Inoltre, nel corso dell'evento, si è esibito il cantautore calabrese Mimmo Cavallaro, che ha interpretato due dei suoi brani più noti dedicati all'immigrazione e all'accoglienza.
Le toccanti parole del vescovo
«È triste vedere persone che devono lasciare la propria terra per trovare vivibilità altrove - ha detto monsignor Rega ai nostri microfoni - però laddove è necessario dobbiamo essere accoglienti e dobbiamo dare il massimo perché queste persone trovino casa, nel posto in cui arrivano. Del resto tutti noi siamo stati accolti, tutti noi siamo in cammino nella nostra vita, ed è bello trovare qualcuno che ti accoglie e ti vuole bene». Alle sue parole, fanno eco quelle del rettore Enzo Siviero, ingegnere di fama, architetto, docente universitario e saggista, appassionato di ponti: «La conciliazione dell'accoglienza è fondamentale - ha affermato -, ma per accogliere bisogna capire, bisogna conoscere, non bisogna aver paura, la paura è nemica dell'accoglienza. Lavoriamo tutti insieme per condividere il cuore».