Cesare Battisti è stato trasferito nella Casa di reclusione di Rossano (Cosenza), in regime di “alta sicurezza”. Il terrorista dell'ex gruppo “Proletari armati per il comunismo”, riferisce il legale all’Adnk, ha interrotto lo sciopero della fame una volta arrivato in Calabria, e ha fatto richiesta di poter contattare telefonicamente l’avvocato Gianfranco Sollai, non appena possibile.

 

Intanto è stata fissata per il prossimo 23 settembre davanti al magistrato di Sorveglianza di Cagliari l’udienza per il reclamo presentato dagli avvocati di Battisti contro il regime di isolamento cui era sottoposto nella casa circondariale di Massama (Oristano): «È importante per noi che si riconosca l'illegittimità di quel provvedimento – commentano  gli avvocati che  aggiungono-  l'isolamento non motivato è una tortura e nel caso di Battisti non c'era sentenza che lo giustificasse».

 

Quanto al trasferimento dalla Sardegna, per Sollai di fatto Battisti resta in isolamento: «Diciamo che è passato da un isolamento strutturale, in un reparto all’interno dello stesso carcere, ad un isolamento territoriale, in una regione dove non ha contatti né familiari», fa presente.