Stop ai lavori di demolizione delle ciminiere della centrale Enel di Corigliano Rossano a tempo indeterminato. Per l’eccessiva presenza di amianto. Lo hanno denunciato nei giorni scorsi la Cgil ed il coordinatore regionale di Europa Verde-Verdi/Avs, Giuseppe Campana.
Dopo la sortita del partito ambientalista Enel ha provato a correre ai ripari, ammettendo che nelle ciminiere è stato trovato dell’amianto – e non poteva essere altrimenti in costruzioni del genere edificate agli inizi degli anni ’70, quando l’asbesto veniva utilizzato anche nella realizzare le condotte idriche – e che i lavori ripartiranno dopo le verifiche necessarie.
Insomma, se la conclusione dell’opera di dimissione delle ciminiere era prevista inizialmente in sei mesi per la prima e altri sei mesi per la seconda, con termine ultimo primavera 2026, i tempi è presumibile che si dilateranno. E di molto. Anche perché oltre ai lavori già previsti, messi a gara e affidati alla Despe di Bergamo – che adotta la tecnica top-down, ovvero un macchinario che demolisce dall’alto verso il basso e che racchiude all’interno della ciminiera tutto ciò che smantella – adesso bisognerà valutare prima l’impatto del’aminati e poi bonificarlo, con relativi altri costi.
Campana, in una nota diramata nei giorni scorsi aveva messo in discussione anche il fatto che l’amianto fosse ben più diffuso, rispetto ai soli cordoni, e che quella gru alta duecento metri – ferma o meno – costa 18mila euro al giorno.

Enel: «Predisporremo un piano di lavoro per la bonifica»

In un’altra nota Enel, come accennato, conferma la presenza del miscuglio di minerali fibrosi ormai notoriamente cancerogeni. «In riferimento ai lavori per la dismissione delle ciminiere dell’ormai dismessa Centrale Termoelettrica in località Cutura-Sant’Irene, nel Comune di Corigliano Rossano, Enel – specifica l’ufficio stampa del colosso energetico – ritiene opportuno precisare che, grazie alla grande attenzione dell’azienda ai temi ambientali e al pieno rispetto delle vigenti norme in materia salute sicurezza e ambiente, dopo quelle preventive, risultate negative, durante la preparazione dei lavori sono state effettuate ulteriori analisi che hanno rilevato la presenza di amianto in alcuni cordoni della ciminiera da dismettere. L’azienda ha, quindi, tempestivamente disposto la temporanea sospensione delle attività di demolizione per effettuare ulteriori approfondite analisi dei materiali. In attesa di tali ulteriori risultati l’azienda si sta, comunque, adoperando per predisporre il piano di lavoro per la conseguente bonifica amianto dei cordoni, piano che sarà ovviamente sottoposto alla valutazione degli organi competenti. A seguito di tali passaggi – conclude Enel – sarà possibile stabilire la data per la ripartenza dei lavori di demolizione e i tempi necessari per completarli».