Da una parte un paese stremato, l’Afghanistan, su cui incombe una catastrofe umanitaria. Dall’altra un piccolo comune della Locride, Caulonia, che ha scelto di non restare indifferente approvando in giunta una delibera con cui si impegna ad accogliere le famiglie afghane in fuga e in preda al terrore di perdere tutto, anche la vita. Il documento è stato inviato al ministero dell’Interno da cui si attende risposta nelle prossime settimane.

«Quanto sta accadendo da settimane sotto gli occhi di tutti è grave – spiega il sindaco Caterina Belcastro - L’Afghanistan vede ancora una volta il suo popolo sottoposto a persecuzioni, violenze, sofferenze, discriminazioni. Per noi è stata una decisione naturale e, sicuri di interpretare lo spirito di tutti i cauloniesi, affronteremo insieme questa ulteriore prova di umanità». Per il borgo del reggino l’accoglienza ai migranti non rappresenta una novità.

«Caulonia è il paese dell’accoglienza – afferma il primo cittadino - siamo già nella rete dello Sprar, oggi Sia, da moltissimi anni, i primi, forse, insieme alla vicina Riace ad organizzare l’accoglienza per i migranti. La rete si è sviluppata grazie all’ospitalità diffusa, utilizzando le case all’interno del nostro comune, appartamenti dove le persone che arrivano vivono tranquillamente e conducono la loro quotidianità interagendo con la popolazione del luogo».