È stato arrestato dai carabinieri Giuseppe Zappia, 42 anni, latitante dal gennaio 2021, sorpreso mentre si allontanava a bordo di un fuoristrada dalle campagne di San Martino di Taurianova.

Ritenuto responsabile dell’importazione in Francia di circa 1000 kg di cocaina dal Sudamerica, l’uomo è stato condannato in via definitiva a 10 anni di reclusione dalla magistratura transalpina che ha emesso un mandato di arresto europeo per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e per il quale dovrà espiare la pena residua di 6 anni e 5 mesi di reclusione.

A nulla è valso il suo tentativo di far perdere le proprie tracce, venendo prontamente localizzato dai Carabinieri che, dopo aver effettuato una minuziosa attività investigativa, lo hanno scovato insieme alla moglie nel comune di Taurianova, occupando l’ultimo piano di una vecchia costruzione ubicata in una zona strategica nella frazione di San Martino, difficilmente raggiungibile in auto e distante dalle principali arterie stradali, essendo limitrofa alle vaste aree rurali che fanno da cornice al piccolo centro cittadino.

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Un’ operazione perfettamente riuscita, che si inserisce nell’ambito di un ampio progetto fortemente voluto dalla Procura generale della Repubblica di Reggio Calabria, guidata DA Gerardo Dominijanni che ha rafforzato il coordinamento delle attività delle forze di polizia per la ricerca e la cattura dei latitanti destinatari di provvedimenti definitivi che può già vantare, in poco tempo, importanti risultati. Basti pensare che, di recente, i Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro (Reggio Calabria) in poco meno di un mese hanno catturato un altro latitante, Raso Michelangelo, colpito da un ordine emesso dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Reggio Calabria poiché condannato a una pena di 8 anni e 6 mesi di reclusione per reati in materia di armi, rapina e ricettazione.

Un successo, inoltre, della cooperazione internazionale di polizia, coordinata dallo specifico servizio nell’ambito della Direzione Centrale della Polizia Criminale del Ministero dell’Interno, grazie alla quale è intercorso un filo di scambio informativo con i collaterali francesi.

Giuseppe Zappia, dopo le formalità di rito, è stato trasferito presso la Casa circondariale di Palmi a disposizione del Procuratore Generale presso la Corte D’Appello di Reggio Calabria in vista delle conseguenti procedure estradizionali.