È stato catturato a Praga, sulla base del mandato di arresto europeo chiesto dalla Dda di Catanzaro il boss Francesco Giuseppe Bonavita, detto "Pino", elemento di primo piano del clan Accorinti di Briatico.

 

A mettergli le manette ai polsi, personale della Squadra mobile di Vibo Valentia, del Servizio centrale operativo e del Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia - Interpol, in collaborazione con la Polizia ceca, nel corso di un’operazione seguita a meticolose indagini che, partendo dalla provincia di Vibo Valentia hanno condotto gli investigatori nella capitale della Repubblica Ceca.

 

Bonavita, 69 anni, come si ricorderà, si era sottratto agli arresti scattati nell’ambito dell’operazione “Costa pulita” dove compariva tra i destinatarii di un provvedimento di custodia cautelare in carcere, in quanto ritenuto responsabile dei reati di associazione mafiosa e intestazione fittizia di beni. Operazione nella quale venivano arrestate 22 persone, ritenute affiliate al clan Accorinti di Briatico nonché responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa, intestazione fittizia di beni, estorsione ed altro.

 

Lo stesso Bonavita, sottoposto a fermo lo scorso 20 aprile, veniva poi rimesso in libertà dal Gip di Alessandria, località presso la quale era stato rintracciato, che non convalidava la predetta misura pre-cautelare. Successivamente, il Gip di Catanzaro emetteva una nuova ordinanza di custodia cautelare in Carcere nei confronti dei fermati e di altri indagati e, fra questi, anche nei confronti del Bonavita che, nel frattempo aveva fatto perdere le proprie tracce.

 

La Squadra mobile di Vibo Valentia avviava così un’accurata attività info-investigativa sul suo conto, le cui risultanze, oltre che alla Dda di Catanzaro, venivano comunicate a Sco e Interpol, dal momento che tutti gli indizi conducevano proprio verso Praga.

 

Su queste basi e sulle informazioni fornite dalla Mobile vibonese, la Dda di Catanzaro, avanzava richiesta di Mandato di arresto europeo nei confronti di Pino Bonavita, emesso lo scorso 8 luglio.

 

Dopo le formalità di rito, Bonavita è stato associato alla locale struttura carceraria di Praga, ove lo stesso permarrà in attesa di estradizione.

 

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