Al volto per due volte, poi alla tempia e infine le ha inferto il colpo mortale  al cuore. Andrea Zingone, agente di commercio di 55 anni, sarebbe poi andato nel secondo bagno dell’abitazione di via Acri a lavare l’arma del delitto per poi dirigersi verso il balcone, lanciandosi nel vuoto dal quinto piano.  I vicini, all’alba, nel vedere il corpo dell’uomo ormai esanime davanti al cortile di casa hanno chiamato il 118, che non hanno potuto far altro che costatarne il decesso. Sono quindi intervenuti i Carabinieri del Nucleo operativo coordinati dal tenente Michele Massaro e dal maresciallo Pietro Patrizio Bruno, che sono saliti nell’abitazione, ubicata a pochi passi dal Tribunale e dal centro storico di Catanzaro, forzando la porta, chiusa con due mandate. Davanti ai loro occhi la scena agghiacciante dell’anziana riversa in una pozza di sangue. Una morte che risalirebbe a ieri. Non è chiaro il movente del delitto. Gli inquirenti coordinati dal pm Paolo Petrolo stanno scavando sulla vita privata di Zingone, che ha lasciato due figli e una compagna, per capire se l’uomo avesse dei risentimenti con la madre o problemi psichiatrici. Allo stato sono due i dati certi. Una cartella clinica psichiatrica risalente al 2000 e la testimonianza della compagna dell’omicida suicida, secondo la quale i due stamattina sarebbero dovuti andare a mare.