Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha accolto l’istanza presentata dall’avvocato Enzo Galeota e da Vittoria Aversa disponendo la revoca della misura cautelare agli arresti domiciliari per Caterina Ester 30enne originaria di Cosenza ma residente a Catanzaro, caposala della clinica San Vitaliano rimasta coinvolta nell’inchiesta denominata Urla silenziose. Il tribunale del Riesame ha quindi annullato l’ordinanza di arresti domiciliari e la misura interdittiva di sospensione dalle attività professionali fissata in tre mesi rimettendo in libertà la caposala.

 

L'inchiesta

L'inchiesta "Urla silenziose" era stata coordinata dalla procura di Catanzaro e aveva condotto all’arresto di nove persone tra medici e infermieri della clinica S. Vitaliano di Catanzaro posti ai domiciliari in esecuzione di un'ordinanza emessa dal gup di Catanzaro Barbara Saccà. Per l'accusa gli indagati, avrebbero esercitato violenze psicologiche su una paziente affetta da Sla paralizzata da cinque anni.

 

Le accuse

A far scattare l'indagine, effettuata dal Nisa e dalla Squadra Mobile, era stata la denuncia della stessa paziente. Il reato contestato, in concorso, è quello di maltrattamenti con le aggravanti dell'aver agito per motivi abbietti, ovvero per dispetto o per ritorsione a causa delle continue richieste di assistenza da parte della paziente, abusando dei poteri e violando i doveri inerenti alla loro funzione.

 

Luana Costa