Il gip del Tribunale di Catanzaro ha disposta la revoca della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Marco Scalzo, 34enne, rimasto coinvolto nell'inchiesta sui presunti falsi testamenti istruita dalla Procura di Catanzaro.

L'uomo, secondo l'ipotesi degli inquirenti, avrebbe svolto il ruolo di organizzatore e capo dell'associazione intrattenendo rapporti con Luciano Crispino, 61 anni di Catanzaro ed impiegato di Poste Italiane, accusato di essere l'informatore e di aver riferito sull'esistenza di clienti deceduti e privi di familiari che avessero stipulato polizze assicurative o depositi postali.

L'inchiesta ruota attorno a presunte operazioni di falsificazione di testamenti per riscuotere le polizze assicurative. Il pm aveva chiesto la proroga degli arresti domiciliari, il gip ha tuttavia disposto un affievolimento della misura con l'applicazione dell'obbligo di dimora con la presentazione alla pg per tre giorni a settimana. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Giuseppe Vetrano e Antonio Lomonaco.