Stavano perpetrando un furto in pieno giorno in un quartiere nella periferia di Catanzaro quando una pattuglia della volante li ha colti di sorpresa. Due giovani persone, di cui una minorenne, convinti di agire indisturbati avevano già sottratto quattro batterie ed altro connesso materiale all’interno di un’area in cui è collocato un ripetitore Wind, e si apprestavano a smontare altre batterie quando sono arrivati gli agenti ai quali hanno cercato di fornire versioni contraddittorie circa la loro presenza sul luogo.

 

In particolare il maggiorenne cercava di far credere di essere un dipendente del gestore telefonico, poi di una ditta di servizio in caricato di istallare un’antenna, fornendo varie versioni circa il suo ruolo. È bastato poco però al personale della volante per appurare che le affermazioni dei giovani non erano veritiere e, un immediato sopralluogo sul posto ha dato riscontro della reale situazione, in quanto ai piedi di un muretto a ridosso della recinzione dell’area, che si presentava recisa tale da consentire il passaggio di una persona, sono state trovate parzialmente occultate quattro batterie ed altro materiale. Nell’immediata vicinanza, poi, era posteggiata un’auto, una Fiat Multipla, sulla quale, evidentemente, sarebbe stato caricato il “bottino” e con a bordo una ragazza.

 

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Fatto intervenire personale della Wind, si è accertato che quanto sottratto faceva parte del ripetitore, sullo stesso si rilevavano manomissioni e parti smontate e semismontate. Ricostruito quanto avvenuto, anche con l’ausilio dei rilievi effettuati da operatori del gabinetto provinciale della polizia scientifica, si è provveduto a restituire le batterie e il materiale recuperato alla Wind e, i due giovani sono stati condotti negli uffici della questura per gli ulteriori accertamenti.

 

Il maggiorenne, identificato per S.P., di 29 anni catanzarese già noto alle forze dell’ordine è stato dichiarato in arresto e, su disposizione del pm di turno, condotto nella camera di sicurezza della questura, in attesa del rito per direttissima. La ragazza, invece, è stata deferita in stato di liberta, e su disposizione della procura presso il Tribunale per i Minorenni, è stata riaffidata ai genitori.

 

l.c.