Il Tar di Catanzaro ha dichiarato "inammissibile" per difetto di interesse il ricorso proposto da Pasquale Squillace, in qualità di legale rappresentante della Metroquadro Ceramiche, per l’annullamento del provvedimento emesso dal Comune di Catanzaro, Settore Edilizia Privata e Sue, nella parte in cui dichiara illegittima la concessione edilizia rilasciata alla ditta Squillace Pasquale e relativa alla costruzione di un corpo di fabbrica accessorio. La questione si inquadra nel contesto della querelle insorta sul rilascio da parte dell’amministrazione comunale di Catanzaro dell’autorizzazione commerciale per la realizzazione di un supermercato a marchio Eurospin con sede in via Lombardi.

 

Con la sentenza emessa oggi i giudici amministrativi stabiliscono che il procedimento di autotutela - disposto dal Comune e sfociato nell’odierno atto di impugnazione proposto dalla ditta Metroquadro - “non produce alcun effetto lesivo della sfera giuridica del ricorrente”. “Infatti, in forza del titolo edilizio, oggetto del procedimento di verifica e non annullato, viene attestata la capacità del bene di assolvere alla funzione economico-sociale cui è destinato, assicurandosi il legittimo godimento e la commerciabilità dello stesso, senza che rilevino le vicende procedimentali in esame su quelle dispositive del bene stesso”.

 

Contestualmente, la società Az nei confronti della quale era stato proposto il ricorso viene estromessa dal giudizio. I magistrati hanno infatti rilevato come “il titolo edilizio in questione attiene ad un immobile che costituisce parte del complesso Metrocenter ed è utilizzato come deposito funzionale all’attività commerciale esercitata dalla Metroquadro ceramiche. Ne consegue l’assenza della legittimazione della società AZ, titolare di licenza commerciale alimentare (Sidis), stante la mancata dimostrazione del requisito della vicinitas che, in caso di contestazione di una struttura commerciale, si identifica nella nozione di “stesso bacino d’utenza”.

 

Luana Costa