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"Federfarma Catanzaro, con non pochi problemi, era riuscita a realizzare un valido progetto sociale di consegna gratuita dei farmaci a domicilio, denominato “Pronto farmaco a domicilio”, ben noto all’opinione pubblica, ancor meglio alle 2000 utenze registrate tra Catanzaro e Lamezia Terme che hanno ricevuto complessivamente da settembre 2013, ad oggi, circa 4000 consegne - si legge nel comunicato dell'Associazione provinciale titolari di Farmacia - Il progetto nato nel settembre 2013 ha funzionato perfettamente ed ininterrottamente, grazie al contributo economico delle farmacie aderenti a Federfarma Catanzaro, fino a luglio 2014, momento in cui, Fondazione Calabria Etica, essendo venuta a conoscenza della bontà del progetto nonché della sua eccezionale ricaduta sociale, attraverso il suo Presidente, faceva proprio il progetto, “bello che fatto”, siglando con la Federfarma Catanzaro, dapprima nel mese di Luglio un protocollo d’intesa, e successivamente in Novembre una articolata convenzione".
"Tale convenzione prevedeva dopo una prima fase sperimentale di tre mesi sempre a carico delle farmacie aderenti, che la Fondazione, stante la ricaduta sociale del progetto, dal mese di ottobre 2014 avrebbe contribuito a sostenere per intero il relativo costo, mediante l’erogazione in tre trance fino a conclusione dei dodici mesi previsti. Orbene, di tale provvidenziale contributo si sono perse le tracce, fatta eccezione per un minimo acconto di circa il 5% del costo complessivo ricevuto nel mese di dicembre 2014. Alle nostre rimostranze indirizzate agli uffici amministrativi della Fondazione, nonché allo stesso Presidente, seguivano vaghe promesse di bonifici in fase di accreditamento, puntualmente smentite, e/o da problematiche legate a iter burocratici tra i vari dipartimenti interessati che ne avrebbero fatto perdere ogni riferimento. Probabilmente gli uffici della Fondazione erano impegnati in ben altre occupazioni".
"Oltretutto sembrerebbe che i fondi finalizzati alla prima trance prevista dal progetto, fossero già in Fondazione da dicembre, ma incomprensibilmente non sarebbero stati erogati per la prosecuzione del progetto. Ad ogni modo le chiacchiere stanno a zero e la realtà dei fatti é che da ottobre ad oggi Federfarma Catanzaro si è vista costretta a proseguire l’importante iniziativa sociale con le proprie ormai limitate risorse, proponendo suo malgrado, formale diffida a Fondazione Calabria Etica, alfine di vedersi riconoscere quanto dovuto; nelle more a far data dal 14 aprile p.v. il “Progetto pronto farmaco a domicilio” sarà purtroppo sospeso, in attesa che qualcuno si degni di fornire chiare indicazioni su dove siano finiti i fondi finalizzati al riguardo, e il perché di tale ritardo nella loro erogazione. Le uniche certezze in tutta questa classica vicenda calabrese sono che centinaia di utenti, in molti casi non autosufficienti, pronti a ribadire la bontà di un servizio gratuito e di prima necessità, non potranno usufruirne fino a quando non si riuscirà a reperire dei fondi atti alla prosecuzione del servizio, se non attraverso quelle farmacie che intenderanno proseguirlo a proprio carico, per non parlare dei validi operatori sociali/sanitari che in questi mesi, con non poche difficoltà, viste le esigue disponibilità economiche, hanno provveduto a operare con estrema professionalità, diventando in molti casi punti di riferimento, di tutte quelle utenze che vivono estremi disagi sociali e che molti dei nostri politici evidentemente disconoscono. A tutti loro e a tutti i titolari di farmacia che hanno collaborato per la buona riuscita del progetto, va l’incondizionato grazie da parte di Federfarma Catanzaro".