Arrivano alla spicciolata con il favore delle tenebre ma già si aggirano fin dal primo pomeriggio nella zona. Giovanissime ma già ben avviate alla prostituzione, prendono posto davanti alla stazione delle Ferrovie della Calabria a Catanzaro Lido, dove non è difficile trovarle anche in pieno giorno. E difatti trascorrono appena pochi minuti che già il primo cliente si fa avanti. Un uomo maturo alla guida di una Jaguar accosta davanti alla porta della stazione, parla per qualche minuto con la giovane donna e si allontana.

 

«Si tratta di un problema che deve risolvere lo Stato» chiarisce il titolare di un'attività commerciale situata a pochi passi dalla stazione e che ogni giorno suo malgrado assiste al via vai di clienti attirati dalla presenza delle donne di origine extracomunitaria. «Garantisco che lo Stato è presente - aggiunge -, la polizia viene qua di continuo ma non da anni non si riesce a risolvere questo problema». Non sono stati pochi i blitz organizzati dalla polizia nella zona per tentare di limitare il fenomeno che si svolge anche alla luce del sole, a due passi da attività comerciali e sotto lo sguardo assuefatto di passanti e residenti. «Dietro vi è una grossa organizzazione - commenta un altro esercente - perchè la prostituzione viene gestita dalla 'ndrangheta, dai cittadini di etnia rom e foraggiata anche dalle cooperative che offrono ospitalità e cibo a queste donne. E' inutile nascondersi con la testa sotto la sabbia perchè lo sanno tutti nel quartiere. Lo sanno anche i poliziotti che pure vengono ma non possono fare niente. Ad esempio, l'altro giorno abbiamo dovuto chiamare i carabinieri perchè c'era una prostituta nel bagno della stazione ferroviaria con un minorenne. La donna è stata denunciata ma il giorno dopo era di nuovo qua». 

 

Luana Costa