«Nei prossimi giorni saranno pronti i primi 40 posti covid nel presidio di 'Villa Bianca' a Catanzaro. Mi auguro che possano arrivare ai 100 previsti dal progetto iniziale». Lo ha detto il presidente della Regione, Nino Spirlì, al termine della sua visita nella struttura sanitaria.

Il governatore ff, accompagnato dal capo struttura della Protezione civile, Antonio Nisticò. ha incontrato il rettore dell'Università Magna Graecia, Giovambattista De Sarro, oltre al commissario e al direttore generale dell'Ao Mater Domini, Giuseppe Giuliano e Giuseppe Panella. «C'è la disponibilità di tutti - ha detto il presidente della Regione - e siamo arrivati all'inizio della fase conclusiva: i lavori continuano, l'adeguamento è quasi completato e mancano pochissime cose. Nessuno ci credeva, noi, invece, lo abbiamo fatto fin dall'inizio. Personalmente, ci ho creduto prima che ci credessero tutti gli altri. Questa grande parte di Calabria non poteva rimanere scoperta nell'offerta dei posti di ricovero per eventuali contagiati. La speranza è che non servano, ma noi non possiamo aspettare di ricevere l'onda per poi dire "ci siamo bagnati e siamo morti affogati"».

«L'Università - ha sostenuto il rettore De Sarro - è al fianco della Regione per affrontare un problema che interessa tutti noi cittadini. Significa che la Regione potrà contare su quelle competenze che possono aiutare a risolvere il problema covid». «Abbiamo sposato integralmente il progetto del presidente Spirlì - ha detto il commissario Giuliano, secondo cui si tratta di 'un percorso altamente virtuoso' - e per quanto riguarda i posti letto , la disponibilità da parte dell'Azienda universitaria è stata immediata, sempre d'intesa con il rettore e il presidente. Oggi la paternità esclusiva diventa del presidente, visto che ha portato a compimento tutto questo. A breve saremo in grado di dare una diversa offerta sanitaria alla popolazione calabrese e, in particolare, a quella catanzarese».

«L'attività posta in essere nella struttura - ha spiegato Nisticò - garantisce le condizioni minime di utilizzo. Siamo partiti dal ripristino degli impianti di erogazione dell'ossigeno, necessario per i pazienti covid e per assicurare condizioni climatiche adeguate. Abbiamo inoltre ripristinato il locale caldaie e verificato tutta la parte impiantistica. Queste attività sono in fase di conclusione e sono stati sostituiti gli elementi dei servizi igienici. Ora andiamo verso la collocazione dei posti letto».