Si chiama "Harbour reset" ed è partita nel 2022: durante i controlli sono emerse irregolarità legate all'inosservanza della normativa ambientale e all'esercizio abusivo della professione, gli ultimi sigilli apposti pochi giorni fa
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Quattro cantieri nautici sequestrati nel territorio di Catanzaro. I sigilli sono stati apposti dalla Guardia costiera di Catanzaro Marina nell’ambito di un’operazione di monitoraggio e controllo ambientale e demaniale condotta fin dal 2022 in stretto coordinamento investigativo con la Procura della Repubblica e l’Ufficio circondariale marittimo di Soverato.
L’ultimo dei sequestri è stato eseguito qualche giorno fa nei confronti di un cantiere nautico che occupava un’area demaniale marittima di circa 1.900 metri quadri senza essere in possesso delle autorizzazioni previste dal Testo unico ambientale.
In particolare l’operazione denominata “Harbour Reset” ha consentito agli uomini della Guardia costiera di Catanzaro di apporre i sigilli a tutte le attività cantieristiche presenti nell’area portuale di Catanzaro Marina. Già nel mese di gennaio 2022 è stata disposta la chiusura definitiva, con consequenziale sgombero dell’area demaniale marittima occupata abusivamente, di un cantiere nautico per inosservanza della normativa ambientale e per esercizio abusivo della professione.
Successivamente, il personale dell’Ufficio locale marittimo di Catanzaro Marina ha posto sotto sequestro altre tre attività, compresa quella dello scorso 28 settembre, poiché dalle ispezioni a cui sono stati sottoposti i cantieri nautici in questione è emersa una gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non, nonché un’attività lavorativa espletata in assenza di titoli autorizzativi di carattere ambientale ed in difformità del titolo concessorio rilasciato dagli Enti preposti.
I titolari delle attività sopra citate sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Catanzaro. I procedimenti penali scaturiti pendono nella fase delle indagini preliminari.