VIDEO | Nella frazione marinara del capoluogo regionale sono ancora in corso gli interventi per limitare gli sgradevoli odori provenienti dall’impianto ma la stagione turistica si avvia ormai alla fine
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Probabilmente 400mila euro non sono stati sufficienti a ripulire l'immagine di un quartiere affacciato sulla costa ionica ma deturpato dai miasmi nauseabondi provenienti dal depuratore. Inglobato nel centro urbano gradualmente avanzato, è diventato di recente bersaglio di cittadini e commercianti inferociti. Balconi e finestre portano ancora i segni della protesta che non è servita però a cancellare le ragioni di quella rabbia. «C'è una puzza che non si resiste e con queste temperature siamo costretti a tenere le finestre chiuse - racconta un residente del quartiere Lido a Catanzaro -. Viviamo tappati in casa perchè se apriamo le finestre è come se avessimo un gabinetto aperto in casa».
Insomma l'investimento reperito in somma urgenza sembra aver prodotto, almeno per questa stagione estiva, non lusinghieri risultati dal momento che i residenti continuano a vivere segregati in casa, ostaggio di un nemico difficile da confinare. «Qui la situazione è tragica, soprattutto, d'estate non si può stare sul terrazzo - aggiunge un'altra residente -. Sembra veramente di vivere in una fogna ed è un peccato perchè Catanzaro Lido è così bella e potrebbe diventare traino del turismo però giustamente la gente quando sente questo odore appena arrivati pensa: "Ma dove mi vado a fare il bagno?"»
E difatti le fughe dalle spiagge di bagnanti raggiunti fin sotto l'ombrellone da sgradevoli odori non sono ancora così infrequenti: «In spiaggia l'odore si avverte meno rispetto al lungomare - conferma il bagnino di uno stabilimento balneare -. La mattina si sente meno ma già il pomeriggio quando si riempie il depuratore inizia ad aumentare e le persone si lamentano e vanno via prima del previsto». Ma la fama del depuratore ha superato le dicerie locali, entrando a pieno titolo nelle recensioni negative che i turisti appiccicano alle strutture alberghiere: «La cosa negativa è che il cliente quando parte lascia delle recensioni negative - spiega Fabrizio Ranieri, responsabile del Grand Hotel Paradiso -. E quindi sia la zona, sia il nostro hotel ma anche tutta la costa viene vista come la zona dei depuratori, dove l'odore è talmente forte che non si può stare».
n.b.
Per correttezza e dovere di informazione precisiamo che oggi erano in programma alcuni interventi pianificati dall'amministrazione comunale sul depuratore. Il servizio, tuttavia, non si riferisce alla giornata odierna ma vuole essere un primo bilancio della stagione turistica.
Luana Costa