VIDEO | Ha deciso così il giudice del Lavoro di Lamezia Terme per il quale le somme ricevute negli anni sono “irripetibili”. La vicenda nata sotto la commissione straordinaria guidata dal prefetto Latella aveva portato diversi camici bianchi a lasciare l’incarico
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È una prima battaglia quella vinta dai medici del 118 dell’Asp di Catanzaro che da due anni ormai non percepiscono la somma oraria di cinque euro e cinquanta come indennità aggiuntiva e si sono visti forzatamente prelevare dallo stipendio nell’era commissariale dell’azienda quanto avuto dal 2010 ad oggi. Per il Giudice del Lavoro di Lamezia terme Valeria Salatino, che ha accolto il ricorso di due camici bianchi, le somme percepite a titolo di indennità aggiuntiva sono “irripetibili”, così come quelle sulla retribuzione feriale.
Ragion per cui l’Asp è stata condannata a restituire gli importi trattenuti, oltre agli interessi legali e di rivalutazione monetaria. Finisce così una vicenda che aveva nuovamente riportato la Calabria in primo piano come unicum. Dal 28 gennaio 2020, la responsabile del personale dell’Asp, applicando quanto deliberato dalla commissione straordinaria presieduta da Luisa Latella, «aveva comunicato a tutti i medici del Suem 118 la sospensione momentanea della corresponsione dell'indennità a decorrere dal mese di febbraio 2020».
A questa era seguita il trattenimento mensile di centinaia di euro. I medici dopo una prima fase di proteste avevano iniziato a lasciare il 118 che attualmente si trova sotto organico, tanto da avere diversi turni senza alcuna copertura. Le ambulanze viaggiano con autista e infermiere, demedicalizzate. Ora la sentenza sana tutto fino al 31 dicembre 2020, ordina la restituzione delle somme trattenute per il periodo feriale del 2019, tutta l'indennità per l'anno 2020 e le trattenute fatte sul periodo feriale che va dal 2010 al 2018. Non potranno essere richieste le indennità su tutto il monte orario dal 2010 al 2018.