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Nella mattinata odierna, personale del Commissariato P.S. di Catanzaro Lido ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della Misura Cautelare del Divieto di Avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa a carico di D. F. G., di 49 anni già noto alle forze dell’ordine. La misura è stata proposta dall’ufficio al Pm Stefania Paparazzo ed emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catanzaro, Claudio Paris, nell’ambito di un procedimento che vede imputato D.F. per maltrattamenti in famiglia in danno della moglie e dei 2 figli minori.
Le persecuzioni
A seguito di denuncia proposta al commissariato di polizia di Catanzaro Lido dalla parte offesa M.G., di 43 anni, accertamenti delegati dall’autorità giudiziaria hanno consentito di circostanziare il reato, accertando le azioni reiterate nel tempo ed aventi il carattere dell’abitualità, mediante le quali l’uomo ledeva gravemente l’integrità fisica e morale della moglie sottoponendola, attraverso un complesso di attività persecutorie e vessatorie, a durevoli sofferenze fisiche e morali, così rendendo abitualmente dolorosa e mortificante la convivenza, tenendo la moglie ed i due figli minori (di 11 e 15 anni) in un costante stato di intollerabile disagio, di paura e di soggezione psicologica, tanto da costringerli a lasciare l’abitazione coniugale ed a pernottare in luoghi diversi, per il timore di essere rintracciati.
La misura di divieto di avvicinamento
La misura, eseguita alle 09:30 odierne, prescriveva a D. F. di non avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla moglie, dai figli e da altri familiari della persona offesa, prescrivendogli altresì di mantenere da costoro, in caso di incontro occasionale, una distanza di almeno 300 metri, nonché il divieto di comunicazione, con qualsiasi mezzo, con le medesime persone. Contestualmente all’esecuzione della misura si è consentito, alla presenza di agenti di polizia, alla parte offesa di prelevare effetti personali propri e dei propri figli dall’abitazione coniugale, presso la quale D.F. sarebbe rimasto.
L'aggressione al circolo di Lido
Alle successive ore 10:45 circa, un uomo faceva irruzione all’interno del circolo privato “A.S.D. Libertas” sito in via Murano 19 di Catanzaro Lido. Questi, brandendo un grosso coltello da cucina e gridando più volte “ti ammazzo” si scagliava contro un avventore, F. D., di 47 anni. Molteplici erano i colpi che D. F. sferrava tentando di colpire l’uomo all’altezza del ventre e nonostante l’intervento dei gestori e degli altri avventori del locale non si riusciva a distogliere l’aggressore dal suo intento. Solo la determinazione dei presenti costringeva D. F. alla fuga mentre la vittima non riportava alcun tipo di lesione.
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L'arresto
Immediatamente giungevano due volanti che, acquisita la notizia sul posto ed accertato che comunque non vi erano feriti, si recavano tempestivamente presso l’abitazione di D.F., distante dal circolo poche decine di metri. Nell’abitazione individuavano il coltello utilizzato dall’uomo e successivamente riconosciuto dalla vittima e dai testimoni, nascosto in un balcone, accanto il secchio della spazzatura. Da riscontri immediati, il movente dell’aggressione è stato comunque ricondotto alla misura cautelare appena applicata a suo carico, ritenendo il F. D. come uno dei responsabili del fallimento del proprio matrimonio. D. F. G. è stato tratto in arresto per il reato di tentato omicidio e trattenuto presso la camera di sicurezza a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente. Sarà richiesto, inoltre, l’aggravamento della misura a tutela della vittima dei maltrattamenti in famiglia, atteso il reato commesso da D. F.G.
l.c.