Il Tribunale della Libertà di Catanzaro (presidente Giuseppe Valea, a latere Simona Manna e Giuseppe De Salvatore), ha accolto quattro appelli riuniti e proposti dall'avvocato del foro di Catanzaro Nunzio Raimondi, avverso altrettante ordinanze emesse dal G.I.P. di Catanzaro - due di rigetto e due di inammissibilità - delle istanze difensive dirette a consentire il rientro in servizio di Eliseo Ciccone, in qualità di medico e responsabile del servizio 118 dell'azienda sanitaria provinciale di Catanzaro.

 

Il Tribunale del Riesame ha revocato la misura interdittiva della sospensione dal pubblico ufficio ad Eliseo Ciccone, limitatamente all'esercizio della professione di dirigente medico anestesista. Il dipendente dell’Asp di Catanzaro è accusato di turbata libertà degli incanti ed è stato destinatario, nello scorso febbraio, di un'ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro su presunte interferenze nella preparazione di un bando di gara per l'affidamento del servizio di elisoccorso per la Regione Calabria.

 

Il 22 febbraio il Tribunale della Libertà, in accoglimento del Riesame proposto dal difensore di Eliseo Ciccone, avvocato Nunzio Raimondi, aveva disposto la revoca degli arresti domiciliari e la liberazione applicando al dipendente dell’Asp la sola misura interdittiva della sospensione dal pubblico ufficio in qualità di direttore della Centrale 118 di Catanzaro e di coordinatore Regionale del Servizio di Elisoccorso. Con l’accoglimento dell’appello, il Tribunale della Libertà di Catanzaro ha oggi revocato la misura quanto alla funzione di dirigente medico anestesista del Servizio Emergenza/Urgenza 118 ed ha autorizzato Ciccone a riprendere il proprio servizio all'Asp di Catanzaro.

 

Luana Costa

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