Trasferimenti dai nosocomi periferici verso gli hub, dove non sempre vi è disponibilità. Capita anche che pazienti vengano riportati indietro. Monta la preoccupazione in corsia
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Il timore adesso inizia a serpeggiare anche tra i sanitari. Dopo essersi abbattuta sui reparti d’area medica, in affanno da settimane, ora l’onda lunga della pandemia estiva lambisce le terapie intensive, progressivamente in via di saturazione. La preoccupazione è palpabile soprattutto tra le corsie degli ospedali catanzaresi, qui dove approdano i pazienti provenienti anche da fuori provincia, spesso in maniera anche rocambolesca.
Vai e vieni
Accordi poco chiari tra gli ospedali e la centrale operativa del 118 nel trasferimento dei pazienti non aiuta infatti la macchina organizzativa, al contrario contribuisce ad alimentare lo smarrimento di chi nei reparti sta in trincea da oltre due anni. E così può capitare anche, com’è capitato, che pazienti affetti da covid vengano trasferiti dalla provincia di Vibo Valentia per approdare a Catanzaro, dove non vi erano al momento posti disponibili, per poi far rientro nella città di partenza.
Terapie intensive da sold out
L’inarrestabile occupazione dei posti d’area medica adesso fa il paio con quelli di terapia intensiva. Se infatti nelle scorse settimane i reparti di Malattie Infettive dei due ospedali catanzaresi erano sold out, tanto da indurre i vertici dell’ospedale Pugliese a individuare nuovi spazi, questa mattina a dichiarare il tutto esaurito è stata l’unità di terapia intensiva del policlinico universitario di Catanzaro. Dieci dei dieci posti letto attualmente disponibili risultavano occupati, solo nel tardo pomeriggio le dimissioni di un paziente hanno consentito al reparto di tirare uno stentato sospiro di sollievo.
Campanello d'allarme
È solo questione di ore, infatti, e l’unità potrebbe nuovamente riempirsi. Un dato che suona come un infausto campanello di allarme dal momento che l’occupazione dei reparti d’area medica si trascina dietro inesorabilmente anche le terapie intensive. E se al policlinico si boccheggia, al Pugliese non si scherza neppure. Questa mattina quattro dei sei posti letto disponibili erano occupati.
La gestione della maxi emergenza
Il timore striscia e si insinua nei reparti, tenuti ormai a galla da personale stremato e fiaccato dalla lunga emergenza. La gestione della “maxi emergenza” – affidata per decreto al generale Antonio Battistini – stenta a mostrare i primi effetti positivi. L’unico visibile per ora è il sovraffollamento dei reparti.