L'atto è stato votato all'unanimità in Consiglio comunale. Il primo cittadino: «Ridaremo vita a un pezzo importante della storia sociale e affettiva dei catanzaresi»
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«L'acquisizione del teatro Masciari al patrimonio comunale è l'ennesimo, importante risultato ottenuto dall'amministrazione che ho l'onore di guidare recuperando alla città un preziosissimo bene storico. È stato un percorso, questo, che è stato reso possibile grazie all'efficace programmazione portata avanti con Agenda urbana, quella stessa programmazione destinata a concretizzare un'altra, più moderna e funzionale idea di capoluogo». Lo afferma, in una dichiarazione, il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo.
«L'atto votato oggi dal Consiglio comunale, che con grande senso di responsabilità ha messo da parte ogni differenza politica votandolo all'unanimità - prosegue Abramo - nasce da un lavoro messo in atto da anni e che si inserisce nel più ampio contesto di rivitalizzazione del centro storico e del suo patrimonio edilizio più importante: penso all'ex Educandato, che è diventato la bellissima sede dell'Accademia di Belle arti, all'ex Istituto Rossi, alla riqualificazione dell'ala pubblica di Palazzo Fazzari, che deve solo essere inaugurata, ai lavori in corso di realizzazione all'ex ospedale militare, che diventerà presto la nuova sede della Procura e vero e proprio fulcro della cittadella giudiziaria del capoluogo. Non solo, a queste opere già realizzate o in corso di realizzazione si aggiungono gli altri interventi previsti nel centro storico, come quello sulla scuola Mazzini, previsto con Agenda urbana, o sulla Maddalena, altre azioni importanti di riqualificazione della parte più antica della città».
Per il sindaco di Catanzaro «il Masciari, con la sua magnifica facciata in stile Liberty, fa parte proprio di questo ambito e rappresenta uno dei luoghi più caratterizzanti e cari a generazioni di catanzaresi. Continuare a mandare avanti questo iter per il recupero è un fatto fondamentale, e penso che condividano questa mia affermazione anche tutti quei cittadini e quelle associazioni che per anni hanno lottato perché il Teatro tornasse a vivere e non restasse più chiuso. Ci siamo, siamo proprio su quella strada, battuta anche grazie un'oculata operazione di risparmio considerato che il Comune aveva perso una causa, promossa durante l'allora sindacatura Olivo, per una cifra vicina ai quattro milioni di euro. Grazie alla transazione con l'ormai ex proprietà abbiamo centrato economie per quasi due milioni di euro».
«L'operazione di acquisto - sostiene ancora Abramo - è stata finanziata per 600mila euro con Agenda urbana e un milione e mezzo tramite Cassa depositi e prestiti, il cui investimento è stato possibile solo perché le casse del Comune sono sane e senza debiti, per un importo complessivo di due milioni 100mila euro. Accanto a questa somma sono già previste, sempre con Agenda urbana, le risorse per l'adeguamento sismico e la ristrutturazione dell'edificio per altri due milioni e mezzo di euro. Le attività che verranno ospitate dentro il Teatro non appena verrà completato l'iter dei lavori - quelle di spettacolo di tipo sociale già affidate a un raggruppamento di compagnie teatrali catanzaresi - ridaranno nuova vita non solo a un edificio del centro storico, ma a un pezzo importante della storia sociale e affettiva di Catanzaro e dei catanzaresi».