Un'integrazione mancata o un'integrazione al contrario. Da qualsiasi punto di vista lo si guardi viale Isonzo era e rimane una pesante sconfitta per la città. E non solo perchè il quartiere è diventata terreno di coltura di criminalità e malaffare ma soprattutto perchè, come in una sorta di processo inverso, ha inoculato e propagato nel tessuto sociale un modus vivendi fatto d'arroganza e sopraffazione. Lo conferma in un'intervista anche un residente del rione, quando parla di "processo inverso". In origine la creazione di un quartiere "misto" aveva lo scopo di integrare i cittadini di etnia rom, oggi il progetto è fallito e si assiste ad una sistematica fuga dai quei quartieri. Chi non può permetterselo, vive come un fantasma, segregato in caso o torna nella sua abitazione solo per dormire.

 

 

Luana Costa