Aneurisma cerebrale. È questa la causa del decesso accertata nella serata di ieri dall’autopsia svolta sul corpo di Luigi Vero, 30 anni di Sellia Marina, trovato morto mercoledì scorso nella sua abitazione dopo aver fatto accesso al pronto soccorso dell’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro.

Indagini in corso

È proprio su questa circostanza che si sono immediatamente concentrate le indagini avviate dalla Compagnia Carabinieri di Sellia Marina su delega della Procura che ha, nel frattempo, aperto un fascicolo d’indagine per omicidio colposo e iscritto sul registro degli indagati due medici dell’ospedale Pugliese che hanno avuto in cura il giovane.

L'accesso al pronto soccorso

Luigi Vero aveva fatto accesso al pronto soccorso la notte di lunedì 27 marzo lamentando forti dolori alle spalle e al collo, descrivendo ai sanitari i sintomi di una cervicalgia. Il giovane era stato così sottoposto ad una serie di esami e tenuto sotto osservazione durante l’intera notte. Martedì mattina, tuttavia, nonostante l’indicazione fornita dai medici del pronto soccorso, il 30enne aveva rifiutato il ricovero e lasciato l’ospedale.

Il tragico epilogo

Mercoledì mattina, poi, il tragico epilogo e l’indagine dei carabinieri per accertare o escludere eventuali responsabilità mediche nel decesso di Luigi Vero. Solo nella tarda serata di ieri si è conclusa l’autopsia sul corpo eseguita al policlinico universitario di Catanzaro che ha consentito di comprendere le cause del decesso. Il giovane è morto a causa di un aneurisma cerebrale. All'esame autoptico hanno assistito anche i periti di parte nominati dalla famiglia: l’avvocato Gennaro Maione del foro di Napoli e il medico legale Emilio Perfetti.

Cartelle cliniche

Nel frattempo, proseguono le indagini dei carabinieri. Già venerdì i militari dell’arma hanno acquisito dal reparto di Medicina d’Accettazione e d’Emergenza dell’azienda ospedaliera la cartella clinica contenente ogni informazione sugli esami eseguiti quella notte al pronto soccorso di Catanzaro.