Erano circa le 4 di notte quando, durante un servizio di pattugliamento la polizia stradale notava un’autovettura in sosta sul margine destro della carreggiata, con a bordo una persona di sesso maschile, sulla statale 280 all'altezza di Marcellinara. Alla vista dei poliziotti, il conducente ha cominciato a manifestare nervosismo ed agitazione, inducendo, quindi, gli agenti a procedere ad un accurato controllo. A carico di C.V. 31enne di Soveria Manelli sono risultati precedenti specifici in materia di furto, rapine e stupefacenti nonché, in atto, un obbligo di presentazione alla Polizia, per due volte al giorno, poiché tratto in arresto lo scorso novembre per un furto presso una rivendita di tabacchi.

 

Gli agenti hanno quindi esteso il controllo al veicolo e nel cofano posteriore dove hanno rinvenuto una parrucca di colore nero, uno scalda collo, un paio di guanti, un cappello, nonché diversi oggetti adatti allo scasso. Si rinvenivano, altresì, diversi articoli di tabaccheria, un braccialetto in acciaio, una carta di un libretto postale intestata ad una signora e due targhe (posteriore ed anteriore) di un autoveicolo. Gli ulteriori accertamenti hanno, poi, permesso di verificare che gli oggetti rinvenuti erano stati asportati in un bar tabacchi ubicato di una stazione di servizio situata in Viale Europa di Catanzaro, mentre le targhe erano state asportate nella nottata da un autoveicolo.

 

Nel frattempo, infatti, personale della Squadra Volante della Questura, ha contattato il gestore dell’esercizio commerciale, il quale, nel confermare il furto, riferiva che ignoti avevano rotto il vetro della porta e si erano introdotti all’interno del punto vendita. Dalla visione delle immagini delle telecamere installate all’interno del bar, si appurava che il furto era avvenuto ad opera di un individuo travisato da una parrucca indossante un giubbotto lungo con cappuccio, corrispondente a quello indossato dal soggetto fermato. Sul posto, successivamente, è intervenuto personale della locale Polizia Scientifica che a seguito degli opportuni rilievi, rinveniva conficcati, nel vetro rotto della porta, due formazioni pilifere di colore nero appartenenti verosimilmente alla parrucca utilizzata dal giovane per travisare il volto, ritrovata all’interno della macchina. Dopo aver restituito la refurtiva ai legittimi, su disposizione del pm di turno, C.V. veniva denunciato in stato di libertà per furto aggravato.

 

l.c.