Il medico Elisa Crocco è stata assolta dal tribunale di Catanzaro. La donna, all’epoca dei fatti in servizio alla guardia medica di Gimigliano, era finita sotto processo perché si era rifiutata di effettuare una visita a domicilio. Per questo motivo, nel 2018, era stata indagata e rinviata a giudizio con l'accusa di omissione di atti d’ufficio. La dottoressa era stata denunciata da una donna che si era presentata alla stazione dei carabinieri di Gimigliano, accusando la Crocco di essersi rifiutata di fare una visita a domicilio.

Secondo la ricostruzione dei fatti, la donna preoccupata per le condizioni di salute del figlio di 7 anni, aveva contattato la guardia medica per avere il supporto del sanitario in quanto il bambino, reduce da un delicato intervento chirurgico, era diventato pallido e tremava vistosamente. La signora dopo aver spiegato al medico la situazione ed aver descritto i sintomi di cui era affetto il bambino si sentiva chiedere da quest’ultima se fosse sua paziente o meno.

La signora rispondeva di essere paziente di un altro dottore ed a quel punto il medico le riferiva di somministrare al bambino degli antipiretici ogni sei ore, suggerendole di telefonare al suo medico al fine di far da quest’ultimo visitare il figlio. Da qui la denuncia ai carabinieri da cui sono scaturiti controlli e accertamenti. Il medico è stato denunciato e ha affrontato il processo.

Il tribunale di Catanzaro ha accolto la tesi difensiva sostenuta in aula dal legale della Crocco, l’avvocato Amedeo Bianco, che ha chiesto e ottenuto l’assoluzione della sua assistita perché il fatto non sussiste.