Un salvacondotto per aggirare i dirompenti effetti della recente sentenza del Consiglio di Stato che ha tagliato fuori dalle graduatorie a scorrimento un consistente numero di docenti. È quanto ha chiesto una nutrita delegazione dell’Anief che ha raggiunto in mattinata la sede dell’Ufficio scolastico regionale per sollecitare risposte a quello che si configura come un vero e proprio licenziamento di massa. Il Consiglio di Stato ha infatti disposto l’esclusione di tutti i docenti in possesso del diploma magistrale conseguito dopo il 2001 e valutato dai giudici di Palazzo Spada titolo non più abilitante all’insegnamento.

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Gli effetti

Gli effetti rischiano di essere dirompenti se si calcola che in tutta Italia sono circa 350mila i docenti che già insegnano o inseriti in graduatorie propedeutiche all’immissione in ruolo. I vertici dell’ufficio scolastico regionale hanno garantito che nessuna indicazione è finora giunta dal ministero della Pubblica Istruzione e, almeno per il momento, non si darà quindi seguito alle disposizioni. Nel frattempo, la delegazione ha però richiesto l’invio al ministero competente di una bozza di decreto legge per tamponare gli effetti della sentenza che potrebbe pregiudicare anni di insegnamento per i docenti e mettere a rischio la continuità scolastica degli studenti.

 

Luana Costa