Rapporti non più sereni con il commissario straordinario, Simona Carbona, lo avrebbero indotto al passo indietro. Sullo sfondo resta una azienda tutta da costruire e nell'immediato futuro sfide ancora aperte
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Naviga in acque decisamente agitate l'azienda ospedaliera universitaria di Catanzaro. Nella giornata odierna sono infatti arrivate le dimissioni del direttore amministrativo, Antonio Mantella, e questa volta irrevocabili. Il primo passo indietro l'ormai ex direttore amministrativo lo aveva compiuto a gennaio in una lettera in cui aveva rimesso il mandato ma respinta dal commissario straordinario, Simona Carbone.
Frattura insanabile
Tuttavia, il tempo trascorso non sembra essere riuscito a sanare la frattura creatasi all'interno della direzione strategica della neo azienda ospedaliero universitaria che attraversa ancora la delicata fase post fusione tra i due ex ospedali catanzaresi. Una condizione di incertezza che ha finito per logorare anche i rapporti tra i due manager che avevano avviato una proficua collaborazione all'Asp di Crotone per poi approdare a Catanzaro alla guida della neonata azienda.
Ritorno a casa
Un ritorno a casa per l'ex direttore amministrativo. Memoria storica dell'ex azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro, riconfermato nella sua posizione da ben quattro commissari straordinari che si sono susseguiti negli ultimi anni alla guida dell'ospedale. Al fianco di Giuseppe Panella, all'epoca direttore generale, per una breve parentesi anche facente funzioni dell'azienda, poi l'arrivo e la riconferma da parte del commissario straordinario, Giuseppe Zuccatelli, ancora una riconferma sotto la direzione di Francesco Procopio e poi anche con Vincenzo La Regina, dimessosi nell'ottobre dello scorso anno.
Le partite ancora aperte sul tavolo
Un addio che ha riaperto i giochi per la successione e il trasferimento da Crotone di Simona Carbone che lo ha riconfermato nel ruolo di direttore amministrativo anche a Catanzaro. Un passo indietro però che arriva in un momento particolarmente delicato per una azienda ancora tutta da costruire, la definizione del bilancio, la redazione dell'atto aziendale e poi la partita delle opere infrastrutturali con in testa la nascita del nuovo pronto soccorso nel presidio dell'ex policlinico.
Segnali di debolezza
Un episodio che potrebbe essere letto come un ulteriore segnale di debolezza dei vertici aziendali e che potrebbe dare la stura a faide interne, mai sopite all'interno della riunificata azienda, dove forse non a caso a cavallo delle scorse festività natalizie si ricorreva con insistenza la voce di imminenti dimissioni, ma in quel caso riferite alla commissaria straordinaria.