Denaro e assunzioni facili. Il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, Graziella Viscomi, chiude il cerchio su una delle pagine più controverse dell'amministrazione comunale del capoluogo, notificando un avviso di conclusione indagine all'ex assessore allo Sport, Giampaolo Mungo, defenestrato dalla Giunta e oggi accusato di traffico di influenze illecite. 

 

La gestione della piscina agli amici

Secondo l'ipotesi della Procura l'ex assessore avrebbe sfruttato la sua posizione al Comune di Catanzaro e all'interno della municipalizzata, Catanzaro Servizi, che gestiva le attività della piscina e del campo da tennis, per ricevere denaro ma anche l'assunzione della figlia, Cristina Mungo (non indagata). In concorso con lui sono oggi indagati anche Antonino Lagonia e Salvatore Veraldi, il primo è titolare della società sportiva dilettantistica Asd Catanzaro Nuoto che per anni ha ottenuto l'affidamento per la gestione dello specchio d'acqua di Pontepiccolo mentre il secondo è il fidanzato della figlia dell'ex assessore che avrebbe fatto da tramite tra l'uno e l'altro.

 

Il denaro sul conto del prestanome

In particolare a Giampaolo Mungo viene oggi contestato di essersi messo a disposizione di Antonio Lagonia (difeso dall'avvocato Antonio Lomonaco) e dell'associazione dilettantistica sportiva per qualsiasi esigenza legata alla gestione della piscina comunale e dei campi di tennis, ricevendo in due tranche la somma di 14mila euro oltre all'assunzione della figlia nelle fila dell'associazione sportiva. Si tratta di Cristina Mungo, il cui fidanzato è oggi difeso dall'avvocato Giuseppe Pitaro

 

L'assunzione fittizia

La prima tranche del valore di 7.500 euro risulta essere stata addebitata dal conto dell'Asd Catanzaro Nuoto sulla postepay di Salvatore Veraldi con la causale "assistenza spogliatoi, attività agonistiche e assistenza campus estivo". Nei fatti secondo la ricostruzione della Procura Lagonia avrebbe così proceduto all'apparente assunzione di Salvatore Veraldi il quale risultava sconosciuto agli altri dipendenti e gli corrispondeva le somme quale trattamento stipendiale al fine del succesivo storno in favore dell'ex assessore Giampaolo Mungo.