Giorgio Arcuri ha segnalato il caso e annunciato di voler convocare un tavolo tecnico per affrontare la problematica con tutti gli attori coinvolti
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Un branco di cinghiali, composto da una ventina di esemplari, si è spinto nell'abitato di viale De Filippis, quartiere all'ingresso di Catanzaro, aggirandosi intorno alle abitazioni. A segnalare il caso è l'assessore all'Ambiente del Comune Giorgio Arcuri che ha scritto al direttore generale del dipartimento Agricoltura della Regione, all'Ambito territoriale di caccia ed alla Polizia municipale di Catanzaro «al fine di sollecitare gli opportuni provvedimenti».
«Si fa presente - scrive Arcuri - che il lato ovest dell'insediamento urbano sorge a ridosso dell'aperta campagna, senza che vi sia alcun impedimento allo sconfinamento degli ungulati. Alla luce di quanto illustrato, che costituisce una oggettiva situazione di pericolo per la popolazione, si chiede il pronto intervento delle autorità».
«La situazione contingente - spiega in una nota l'assessore - imponeva di agire con tempestività ma è chiaro che il problema va affrontato attraverso un'assunzione comune di responsabilità. Per questo è mia intenzione convocare nei prossimi giorni un tavolo tecnico che affronti il tema cinghiali con un approccio condiviso. Chiamerò a sedervi l'Asp, la Polizia locale, l'Ambito territoriale caccia, la Sieco ma anche le associazioni rappresentative delle assemblee condominiali. Considero queste ultime una presenza indispensabile, perché un problema urgente come quello che abbiamo sul tavolo non può che essere affrontato dal basso».
«È chiaro - conclude Arcuri - che ciascuno è chiamato a fare la propria parte e nessuno deve rinunciarvi, ma la collaborazione dei cittadini è il primo e fondamentale passo. Conferire correttamente i rifiuti, non lasciarli alla mercé dei cinghiali fuori dal contenitore dedicato, significa già dare una grossa mano di aiuto. Soprattutto, significa che istituzioni e cittadini remano tutti nella stessa direzione e questo è il risultato migliore a cui una comunità possa ambire».