FOTO | Artigiani, commercianti e ristoratori hanno manifestato davanti alla Prefettura esponendo cartelli e striscioni contro la politica e sollecitando misure per sopperire alla mancanza di incassi
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Centinaia di persone hanno partecipato nel pomeriggio, a Catanzaro, ad una manifestazione indetta spontaneamente per protestare contro la zona rossa e lo stato della sanità in Calabria.
Artigiani, commercianti e ristoratori hanno manifestato davanti alla Prefettura del capoluogo esponendo cartelli e striscioni contro la politica e sollecitando misure per sopperire alla mancanza di incassi.
Tra coloro che sono scesi in strada anche Simona, una commerciante che ha chiuso il proprio negozio di intimo dopo il lockdown del marzo scorso. «Gli aiuti - spiega - sono stati minimi e avendo degli arretrati ho dovuto chiudere. Non me la sono sentita di chiedere un prestito a causa dell'incertezza sul futuro».
Accanto a lei la titolare di un ristorante pizzeria su Corso Mazzini, la strada principale del centro di Catanzaro. Dopo i primi giorni di zona rossa ha deciso di chiudere in attesa di vedere cosa succede.
«Gli incassi - dice Santina - erano esigui e non sufficienti per fare fronte alle spese. Nei giorni di apertura ho incassato un centinaio di euro al giorno contro una media di 7-800. Così non si può andare avanti».
Nel corso della manifestazione - cui hanno partecipato anche gruppetti di estrema destra ed estrema sinistra - pesanti critiche sono state lanciate al mondo politico per lo stato della sanità in Calabria e per le ultime vicende, con l'avvicendamento del commissario regionale al settore Saverio Cotticelli con Giuseppe Zuccatelli. La manifestazione è stata seguita dalle forze dell'ordine ma si è svolta in maniera tranquilla e senza incidenti.