L’episodio denunciato dal sindacato degli agenti di polizia penitenziaria: «Si intervenga, situazione pericolosa: detenuti fino a 25 anni di età e carenza di personale»
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20091101 - ROMA - CRO : CARCERI: SUICIDIO BLEFARI, IMPICCATA IERI SERA CON LENZUOLA. Un interno del carcere di Rebibbia, a Roma, in un'immagine d'archivio. La neo brigatista Diana Blefari Melazzi, condannata all'ergastolo per l'omicidio del giuslavorista Marco Biagi, si e' impiccata ieri sera, attorno alle 22:30, utilizzando lenzuola tagliate e annodate. La donna - secondo quanto si e' appreso - era in cella da sola, detenuta nel reparto isolamento del carcere Rebibbia femminile. Ad accorgersi quasi subito dell'accaduto sono stati gli agenti di polizia penitenziaria che - si e' inoltre appreso - avrebbero sciolto con difficolta' i nodi delle lenzuola con cui la neo brigatista si e' impiccata in cella e avrebbero provato a rianimarla senza pero' riuscirvi. ANSA / ALESSANDRO DI MEO / ARCHIVIO / PAL
«Questa mattina, nell'istituto penale per minori di Catanzaro, si è verificato un gravissimo episodio di aggressione, causato da due detenuti italiani, uno dei quali maggiorenne». Lo denuncia il sindacato degli agenti di polizia penitenziaria Sappe.
«I detenuti - affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto e Damiano Bellucci, segretario nazionale - hanno aggredito violentemente il personale della Polizia penitenziaria in servizio, per uno dei quali è stato necessario il ricovero in ospedale, mentre per un altro sono stati previsti dieci giorni di prognosi. L'accaduto ha impegnato la polizia penitenziaria in servizio all'istituto minorile di Catanzaro per molto tempo».
Il sindacato evidenzia che «a fronte dei 25 ristretti presenti nella struttura catanzarese si registra una carenza di personale dell'istituto penitenziario di circa dieci unità, carenza che determina notevoli difficoltà nell'organizzazione dei servizi e nella gestione dell'intera struttura».
«Nell'esprimere solidarietà e vicinanza – prosegue - al personale in servizio all'istituto per minori di Catanzaro ed in particolare a quello che ha subito l'aggressione chiediamo che l'Amministrazione assuma idonee iniziative per risolvere le problematiche del personale del Corpo in servizio a Catanzaro e più in generale per fronteggiare le continue aggressioni a danno del personale della polizia penitenziaria. Bisogna anche evidenziare - concludono i due sindacalisti - che negli istituti per minori sono spesso ristretti pericolosi criminali, considerato anche che da qualche anno, a causa di una scellerata riforma, sono ristrette persone fino a 25 anni di età».