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Nella scorsa settimana al 113 è giunta la telefonata con la richiesta di aiuto da parte di un uomo che era stato gravemente aggredito. La sala operativa ha tempestivamente attivato il soccorso inviando le pattuglie della squadra volante e un’ambulanza del 118. Giunti sul posto, in una zona periferica a sud della città, gli agenti individuavano la persona aggredita che aveva il volto completamente insanguinato ed una vistosa lesione sulla testa.
Nell’attesa dell’arrivo del personale sanitario, si ricostruiva quanto accaduto: l’uomo, per prendere la figlia, era andato nella casa dove vive la ex moglie che nel mentre era coinvolta in una violenta lite con l’attuale convivente. Adoperatosi per cercare di calmare la situazione è stato brutalmente aggredito con una mazza da baseball dall’altro uomo che ha scaricatola propria rabbia su di lui, colpendolo violentemente. Fatto ingresso nell’abitazione ove è avvenuta l’aggressione, i poliziotti hanno trovato una giovane donna anch’essa, a sua volta, vittima di aggressione. La donna appariva dolorante ed in evidente stato di agitazione, oltre che con le mani in parte insanguinate, perché anche lei era stata colpita dal convivente con la mazza da baseball.
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Una seconda pattuglia della volante, è riuscita in breve a rintracciare ed arrestare nei pressi dell’abitazione l’autore della violenta aggressione ancora insanguinato e nella propria auto veniva individuata e sequestrata la mazza da baseball, anch’essa sporca di sangue. Trasportato al pronto soccorso, all’uomo, con trauma cranico e contusione multiple, venivano applicati 20 punti di sutura sulla testa, con 25 giorni di prognosi mentre l’ex moglie ha riportato contusioni guaribili in dieci giorni. Negli uffici della squadra volante, la giovane donna, che non si era mai rivolta prima d’ora agli uffici di Polizia, dopo aver dettagliatamente raccontato quanto accaduto nella serata, raccontava che non era la prima volta che il proprio convivente poneva in essere delle violenze nei propri confronti.
La stessa ha immediatamente lasciato l’abitazione del convivente, tornando ad abitare con i propri familiari. L’autore del reato, un 34enne catanzarese, per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali volontarie aggravate, ai danni della convivente e dell’ex compagno della stessa, è stato tratto in arresto e posto ai domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
l.c.