È a rischio chiusura la comunità Emmaus di Catanzaro presieduta da Maria Concetta Infuso. L’associazione che accoglie uomini senza tetto, italiani e stranieri, e si mantiene grazie ai mercatini solidali e quindi attività di autofinanziamento, sospese per via dell’emergenza coroanvirus dai primi di marzo, sta attraversando un momento di seria difficoltà. «La conseguenza di tutto questo, se davvero si attuerà la peggiore delle nostre ipotesi, sarà che le persone che noi accogliamo saranno costrette a ritornare in strada – spiega Ljdia Musso, membro del direttivo - e durante l’emergenza Covid-19 non credo che sarà piacevole ritrovarsi senza avere una casa dove poter stare».

«Abbiamo bisogno di aiuto»

Sono 7 gli ospiti che vivono al momento nella sede di Satriano ma la preoccupazione riguarda tutte le comunità che da nord a sud del paese, con ben 17 sedi, accolgono circa 200 persone senza fissa dimora. «Si tratta di comunità che non richiedono e non ricevono fondi pubblici – spiega la Musso - e si autofinanziano attraverso il recupero e il riciclo di materiale usato che viene poi messo in vendita nei nostri mercatini». «Ci hanno imposto di chiudere il mercatino solidale necessario al sostegno economico della comunità – ha aggiunto la presidente Infuso -. Le nostre spese mensili si aggirano intorno ai 4000,00€. Pertanto la nostra comunità ha bisogno di aiuto, avremmo bisogno di qualche contributo da parte di fondazioni, istituzioni o qualsiasi altra cosa o azione che ci consenta di andare avanti».

Sostegno ai deboli

«In questi giorni inoltre – ha spiegato - io sto portando pacchi di aiuti alimentari alle famiglie disagiate di Catanzaro e provincia e purtroppo lo sto facendo da sola poichè i nostri volontari sono a casa impauriti da un eventuale contagio. Come ci ha insegnato il fondatore di Emmaus, Abbè Pierre, noi siamo pronti a spogliarci dal nostro egoismo per pensare agli altri. I “Compagnons” della comunità Emmaus Catanzaro mi seguono in questo e grazie alla loro disponibilità abbiamo offerto ai Comuni di Satriano, Davoli, Squillace e Soverato la nostra operatività per effettuare consegna spesa e farmaci agli anziani e a persone sole con patologie invalidanti».

L'appello alle istituzioni

Da qui l’appello della comunità catanzarese alle istituzioni e chiunque possa aiutare questa realtà a garantire a quelle persone che hanno avuto la forza di rialzarsi, il diritto ad un alloggio e un tenore di vita dignitoso. «Noi lanciamo questo appello a tutte le istituzioni presenti sul territorio calabrese perché ci diano un sostegno economico oppure nel nostro caso sarebbe già un grande aiuto poter contare su una struttura perché in questo momento  la nostra comunità si trova all’interno di un edificio per il quale paghiamo un affitto, paghiamo le utenze. Chiediamo il sostegno dell’intera popolazione e in particolare delle istituzioni affinchè ci vengano incontro e condividano coi noi questo cammino di solidarietà fatto di condivisione che portiamo avanti ogni giorno con le persone che accogliamo all’interno delle nostre comunità perché venga  garantito loro il diritto alla vita».