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Sarà giudicato il 10 ottobre prossimo con il rito abbreviato Nicolas Sia, il diciannovenne che il 24 ottobre scorso uccise a coltellate a Catanzaro Marco Gentile, di 18 anni. La richiesta di rito alternativo, che in caso di condanna prevede lo sconto di un terzo della pena, è stata avanzata stamani dal difensore Fabrizio Coscarella, dello studio legale Pittelli, ed accolta dal gup. La difesa, inoltre, ha depositato l'esito di alcune attività investigative difensive. Si tratta, in particolare, di dichiarazioni rese da amici e parenti di Sia e di chat su Facebook in cui alcuni ragazzi descrivono l'imputato come un ragazzo emarginato e sottoposto a continue prese in giro.
L'avvocato Antonio Lomonaco, legale di parte civile, ha chiesto al gup di prevedere l'escussione di questi testi in caso le dichiarazioni entrassero a far parte del processo. Si tornerà in aula il prossimo 10 ottobre. Sia deve rispondere di omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi. Secondo quanto ricostruito dalla Procura, "la vittima, dopo una cessione di narcotico a Sia avvenuta una settimana prima e a fronte del mancato pagamento del prezzo, sbeffeggiava in pubblico l'indagato".
Da qui la decisione di uccidere Gentile. Sia colpì il 18enne con 12 fendenti la sera del 24 ottobre. Il giovane, sottoposto a perizia psichiatrica, secondo il consulente del gip era seminfermo di mente al momento del fatto.