La vicenda sollevata dall’associazione GiustItalia. Dopo la manovra, potranno fare domanda per il bonus famiglie numerose
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Quattordici figli a carico ma niente reddito di cittadinanza. È il caso che coinvolge la famiglia Ananìa (composta da dieci minori e quattro maggiorenni, mentre uno lavora e una è sposata), originaria della Basilicata ma residente a Catanzaro, famosa per essere salita sul palco di Sanremo nel 2015. All’origine dell’inghippo, consulenze sbagliate, una scarsa conoscenza del sistema delle detrazioni. Alla fine, il nucleo non ha ottenuto alcun sussidio, benché rientrino nei criteri. La vicenda è stata denunciata da Alessandro Romano, responsabile dell'associazione "”GiustItalia”.
La speranza per loro è chiedere la remissione in termini: in diversi casi sono state accolte. Dopo la manovra, potranno fare domanda per il bonus famiglie numerose: 250 euro per ogni figlio minore, ma solo per un anno, come racconta il Giornale. «Una situazione paradossale, estrema, proprio come sono paradossali le situazioni dei truffatori che ricevono il reddito di cittadinanza» commenta Romano.
Il paradosso ha però delle spiegazioni: «C'è molta disinformazione sulle detrazioni e in generale sul reddito di cittadinanza. In questo modo capita che chi ha realmente bisogno non lo percepisce perché non può permettersi un commercialista o un avvocato serio e non è al corrente dei propri diritti». «Al contrario furbetti che hanno una barca di soldi e magari anche una barca vera, usano ogni espediente: separazioni finte, società di comodo. E molto spesso ottengono davvero il reddito. Per questo servono controlli e verifiche» conclude.