Tentata estorsione

Catanzaro, 12mila euro per non far perdere l‘indennità di accompagnamento a un anziano: arrestati un avvocato e suo padre

La moglie dell'uomo gravemente malato inizialmente si era rivolta a uno dei due indagati che lavorava in un patronato per il disbrigo della pratica

24
di Redazione Cronaca
23 ottobre 2024
07:41

Nei giorni scorsi, i militari del Comando provinciale della Guardia di finanza di Catanzaro hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di due persone, rispettivamente padre e figlio, quest’ultimo di professione avvocato, per la ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine al reato di tentata estorsione.

Si tratta di Luca Corea e suo padre Arturo. Le complesse indagini condotte dai finanzieri del Gruppo della Guardia di finanza di Catanzaro (che si sono articolate in acquisizione della denuncia e attività intercettiva), hanno consentito di delineare nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa – la gravità indiziaria circa la sussistenza del delitto di estorsione tentata nei confronti di un uomo gravemente malato e della moglie. I due coniugi, infatti, per ottenere l’indennità di accompagnamento riconosciuta dall’Inps, si erano rivolti ad uno dei due indagati (che fino a qualche tempo prima lavorava presso un patronato di Catanzaro) per il disbrigo della pratica da inoltrare all’ente previdenziale ed erano stati costretti a promettergli, dietro la minaccia di revoca dell’indennità, la corresponsione di euro 11.700,00 in denaro in contante, pari alla quasi totalità della stessa. Il procedimento pende attualmente nella fase delle indagini preliminari.


GUARDA I NOSTRI LIVE STREAM
Guarda lo streaming live del nostro canale all news Guarda lo streaming di LaC Tv Ascola LaC Radio
top