L'uomo sarebbe già stato vittima di bullismo quando fu costretto a cantare l'inno di Mameli dentro un ufficio pubblico all'interno di uno scatolone di cartone
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Le immagini a circuito chiuso potrebbero aiutare i carabinieri ad individuare gli autori di un gravissimo fatto di cronaca avvenuto ieri sera a Castrovillari ai danni di un uomo con patologie psichiatriche, conosciuto alle falde del Pollino. Secondo una prima ricostruzione la vittima si sarebbe accorta del vile gesto dopo aver visto le fiamme sul giubbino, le quali hanno raggiunto in poco tempo gli altri indumenti che indossava in quell'istante.
I militari dell'Arma ipotizzano quindi che uno o più soggetti, mediante un accendino, abbiano attentato alla vita dell'uomo di 66 anni, soccorso in prima battuta da un passante che transitava in quell'istante nella zona in cui è accaduto l’episodio. Poi la vittima è stata portata in Pronto Soccorso per le cure del caso. Il 66enne, tuttavia, è stato dimesso dopo qualche ora. I suoi familiari, secondo quanto filtra, hanno intenzione di sporgere una denuncia contro ignoti. E non è la prima volta che accade in quanto l'uomo sarebbe stato vittima di bullismo la scorsa estate, quando fu costretto a cantare l'inno di Mameli dentro un ufficio pubblico all'interno di uno scatolone di cartone. Sul fatto indagano i carabinieri coordinati dal capitano Del Prete.